Con l’anteprima di VitignoItalia 2024, tenutasi lo scorso 27 novembre presso l’Hotel Excelsior, Napoli ritorna cornice di un evento straordinario per il panorama vitivinicolo nazionale: oltre 500 le etichette presentate, provenienti dalle più prestigiose cantine e consorzi vitivinicoli italiani.
Ben 100 aziende al centro di incontri con appassionati e operatori di settore: con un’ importante presenza delle cantine campane arricchita dalle cantine provenienti dalle zone più vocate, a completare un quadro enologico ricco e variegato che costituisce l’unicità dell’evento. Dall’Alto Adige alle colline del Valdobbiadene, dal Chianti Classico all’Etna fino alle Langhe, con il plus della partecipazione di realtà meno conosciute tutte da scoprire e di alcuni dei consorzi vitivinicoli più apprezzati della Penisola, come Roma Doc, Friuli Doc e Sannio Consorzio Tutela Vini.
Con Steffen Wagner dell’altoatesina Cantine Endrizzi abbiamo degustato un “Aristos” Kerner 2022 dalla buona sapidità e mineralità, e il Piancastrello Riserva Brut 2019. Tra le bollicine una meritata menzione va al “Priezza” spumante metodo classico Asprinio di Aversa DOP di Masseria Campito, grazie alla notevole spalla acida rappresentativa di questo vitigno campano in rapida affermazione. Restando in Campania, non delude “Ottouve” Gragnano della Penisola Sorrentina DOC di Salvatore Martusciello, un grande classico con la pizza napoletana verace: al palato rivela una buona persistenza, gradevoli tannino ed acidità, con un naso largamente fruttato.
Dall’Abruzzo, ecco i vini di Masciarelli tra cui “Villa Gemma” Cerasuolo d’Abruzzo Doc 2022 dal colore riconoscibilissimo e dai sentori delicati floreali e fruttati tra cui fragola e ciliegia. Sempre dal centro Italia la cantina umbra Lungarotti raccoglie giudizi positivi con il suo “Rubesco” Rosso di Torgiano DOC 2019. La Toscana è stata meritatamente rappresentata dai rossi strutturati di Barone Ricasoli.
Partenopeo classe ‘93, ingegnere e giornalista pubblicista con la passione per il vino. Terza generazione di una famiglia di produttori di vino all’ombra della Certosa di San Martino a Napoli. E’ studente presso l’Associazione Italiana Sommelier e si occupa di promuovere, attraverso incontri di degustazione, la cultura dell’enogastronomia e divulgazione del territorio.