Negli anni Settanta Luigi Veronelli coniò il termine “Vini da Meditazione”, evidenziando per primo una categoria di vini con caratteristiche più estreme della media: un’alta gradazione alcolica, notevole struttura ed ampio spettro di aromi che s’aprono ai sensi di chi abbia passione e pazienza.
Dietro ogni sorso ci sono storie produttive antiche e un carattere che le accomuna, la surmaturazione cui sono sottoposte le uve, la bassa produzione e i lunghi tempi d’affinamento in cantina affinché le loro caratteristiche si concentrino e si offrano all’appassionato. È un mondo d’assaggi che spazia da nettari piacevolmente dolci, passiti e vin santo, approdando ai vini da invecchiamento. Stili differenti che hanno una comune esigenza, il tempo da dedicarvi per attraversare, come fece Alice, in una porta piccola capace di trasportarci in una dimensione di enorme piacere. Questo è un piccolo viaggio, non esaustivo, ma indicativo delle maggiori rappresentazioni dei vini da meditazione italiani, per il quale non occorre valigia, ma un attimo di pace e una comoda poltrona dove fermarsi a leggere, magari con un cestino di caldarroste e un camino acceso. Buon Calice.
Tommasi, Ca’ Florian Amarone della Valpolicella Classico Riserva DOCG – 2012
Corvina, Corvinone, Rondinella – 15,5% – uve appassite in fruttaio – affinamento 4 anni in legno (barriques e botti di rovere di Slavonia). Si presenta nel calice con una veste rubino lucente. Sentori balsamici che ricordano erbe officinali, genziana, il frutto è scuro con alternanza di more e ciliegia, liquirizia in radice, cioccolato fondente. La struttura è possente, il sorso elegante e profondo, fresco con tannino evoluto e gentile, tocco sapido con echi di frutta fresca nel retrogusto.
Badia e Coldibuono, Vin Santo del Chianti Classico Occhio di Pernice doc – 2007
Rosso Doc Passito – Sangiovese 100% – 14,5% . Il colore ambrato ricorda l’aurora, consistente, emergono sentori che riportano alla mente limone candito, nota di caramello e polvere di caffè, albicocca disidratata ed erbe officinali. Il sorso è pieno ed appagante, fresco con finissimo tannino, caldo con buona morbidezza. Retrogusto con scia di frutti rossi.
Fontanavecchia, Grave Mora Aglianico del Taburno DOCG Riserva – 2011
Aglianico – 15% – affinamento 18 mesi in barriques di rovere francese. Il colore granato che sfuma in tonalità brune ha cuore intenso ed impenetrabile, si eleva un corredo fine di fiori appassiti, rosmarino, spezie dolci e cenere, cacao, dolcezza di datteri e succosa ciliegia Fabbri, lieve finale ematico. All’assaggio sorprendentemente fresco, sapido e delicatamente tannico, caldo con buona morbidezza.
Cantina Marilina, Gocce d’Autunno IGP Terre Siciliane Rosso Passito – 2017
Nero d’Avola – 14,5% – appassimento dei grappoli al sole, vinificazione in legno. Intenso rubino con evidenzia di unghia granato, l’input olfattivo si apre con smalti che evolvono in pasta di mandorla, tocco fresco di salvia, confettura di mirtilli, intarsio di arancia sanguinella. Il sorso è piacevole, fresco e tannico, buona la morbidezza, sensazione pseudocalorica con ritorno fruttato di amarena matura.
Feudi Salentini, Primitivo di Manduria dolce naturale DOCG – 2018
Primitivo – 15+4% – affinamento in legno con botti da 10 hl . Colore rubino carico con trasparenze nell’unghia, sentori di frutta matura ed agrume candito, viola appassita, spezia dolce che richiama la cannella, macchia mediterranea sul finale. L’assaggio evidenzia un tannino che s’accompagna alla morbidezza, la freschezza snellisce la buona morbidezza.