Uovo record Gay-Odin: 350 chili di peso, 2 metri di altezza, circa 10 giorni di lavorazione.
Sono questi i numeri da capogiro dell’uovo gigante della Fabbrica di Cioccolato Gay-Odin, la tradizionale scultura che lo storico opificio partenopeo, con sede in Vico Vetriera 12 a Napoli, realizza ogni anno per omaggiare un personaggio o un evento caro alla città.
Dopo Massimo Troisi e lo scudetto del Napoli, Procida, Capitale della Cultura 2022, il premio Oscar Paolo Sorrentino e il Trofeo dell’America’s Cup quest’anno la maxi scultura di cioccolato è dedicata agli 800 anni dalla fondazione dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, uno dei più antichi atenei del mondo e la prima istituzione universitaria fondata da un’autorità pubblica laica, l’imperatore Federico II di Svevia.
<< Con il nostro uovo gigante vogliamo celebrare anche noi gli 800 anni dell’Università degli Studi di Napoli Federico II con cui condividiamo valori quali l’educazione dei giovani, l’inclusione, la cultura che unisce popoli e generazioni. Come napoletana sono orgogliosa della gloriosa storia del nostro ateneo che nei secoli ha formato personaggi illustri e generazioni di ragazzi. Crediamo nella cultura che genera pace e mai come ora ne abbiamo un urgente bisogno e desiderio. >> afferma Marisa Del Vecchio, Ad della Fabbrica di Cioccolato Gay-Odin.
Sulla superficie dell’uovo campeggia protagonista la facciata monumentale della sede centrale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’imponente edificio neobarocco che si apre lungo corso Umberto I, ad angolo con via Mezzocannone, eretto durante il Risanamento tra il 1897 e il 1908 su progetto degli architetti Pierpaolo Quaglia e Guglielmo Melisurgo. Con precisi colpi di sac-à-poche e pennellate, l’artigiano della Gay-Odin, Fabio Ceraso, ha riprodotto fedelmente i tre livelli dell’edificio: la scalinata in marmo fiancheggiata da due sfingi in piperno, le ampie vetrate arcuate poste ad intervalli regolari, le finestre sormontate da timpani curvi e triangolari e il frontone contenete l’altorilievo di Francesco Jerace che raffigura l’imperatore Federico II di Svevia nell’atto di istituire la prima Università del suo regno. Infine l’architrave centrale contenente l’iscrizione “Ad scientiarum haustum et seminarium doctrinarum”, (letteralmente “Alla fonte delle scienze e al vivaio dei saperi”) tratta dalla Lictere Generales e attribuita a Pier della Vigna, con la quale Federico II annuncia nel 1224 l’istituzione dello Studium napoletano. Completano la decorazione lo stemma dell’Università degli Studi Federico II e quello commemorativo per gli ottocento anni dell’ateneo. A fare da cornice un cielo azzurro dove volano colombe bianche che stringono nel becco ramoscelli di ulivo e l’augurio della Fabbrica di Cioccolato Gay-Odin racchiuso nella frase “Cultura e Pace in tutto il mondo”.
L’uovo gigante 2024, realizzato dai maestri cioccolatieri dello storico opificio partenopeo, richiede lunghi tempi di lavorazione: si comincia con la creazione dei due gusci ottenuti spennellando a mano stampi di dimensioni record. Un’operazione che dura circa dieci giorni e che termina con la saldatura dei due gusci – di circa 10 centimetri di spessore, due metri di altezza e 350 chili di peso – con abbondate cioccolato temperato. Una volta che il cacao si è solidificato si passa allo step successivo, la decorazione, che viene realizzata con glassa di zucchero e coloranti alimentari naturali. Una fase delicata, che richiede creatività e precisione e che termina dopo circa una settimana di prove, rimaneggiamenti e ritocchi finali che rendono l’uovo una scultura artigianale unica nel suo genere.
Napoletana, classe ’87, dopo aver conseguito la Laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2014 fa parte del team di Dipunto Studio, dove si occupa di Digital PR e Ufficio Stampa per aziende che operano nel settore food, eventi enogastronomici e artistici. I suoi articoli per Wine&TheCity sono all’insegna del lifestyle, ma con uno sguardo sempre proietto al sociale.