Torna a Madrid la 21° edizione di Madrid Fusiòn Alimentos de España, uno dei congressi gastronomici più importanti al mondo. Si svolgerà dal 23 al 25 gennaio presso il centro fieristico IFEMA MADRID.
Il tema di questa edizione di Madrid Fusión sarà “Sin Límites-No Limits” l’intento dell’organizzazione è quello di valorizzare la diversità di concetti differenziati che coesistono allo stesso tempo in geografie diverse, anche lontane, e che giorno dopo giorno contribuiscono e danno valore aggiunto alla gastronomia mondiale. Nell’alta cucina oramai non ci sono più limiti all’immaginazione, si stanno raggiungendo livelli altissimi di creatività e di espressione, si va dal ritorno a tecniche più antiche come la cucina con sole braci e fuoco, alla cucina sostenibile, ma anche la sperimentazione di tecniche nuove o quelle più classiche.
Il congresso è riconosciuto a livello internazionale per il contributo che ogni anno apporta alla gastronomia mondiale. Dalla scoperta di nuovi chef, all’individuazione di nuove tendenze, passando per le tecniche più rivoluzionarie e per la promozione della cucina d’avanguardia. L’obiettivo è di favorire un rapporto sempre più stretto tra le cucine del mondo e promuovere il dibattito e pensiero critico sulla gastronomia e sui molteplici ambiti a essa legati.
È proprio a Madrid Fusión che si sono scoperti alcuni dei principali personaggi della scena gastronomica nazionale e internazionale. Un esempio è Dabiz Muñoz, che nel lontano 2008 fu scelto come chef rivelazione e che oggi è diventato il miglior chef del mondo secondo The Best Chef Awards 2022.
Madrid come ogni anno durante il congresso sarà la Capitale Mondiale della Gastronomia.
Quest’edizione in particolare sarà una delle più internazionali della storia, grazie alla partecipazione di chef provenienti da tutto il mondo, in particolare si darà spazio a ristoranti situati in luoghi remoti come Poul Andrias Ziska (Koks**, Isole Faroe), e Virgilio Martínez, Pía León & Malena Martínez (Proyecto Mil, Perù), ma anche a nuove cucine urbane come quella di James Knappett (Kitchen Table**, Regno Unito).
Ci sarà un approccio diverso alla cucina di pesce, guardandola con prospettive nuove e diverse con chef come Ángel León (Aponiente, Puerto de Santa María), Rodrigo Castelo (Rest. Taberna Ó Balcão, Portogallo) Konstantin Filippou (Rest. Konstantin Filippou**, Austria), o Takayoshi Watanabe (Rest. Teru Sushi, Japón) Non mancheranno chef che si occupano di cucine etniche come Dieuveil Malonga (Ruanda) o chi invece cucina la natura in condizioni estreme come Nicolai Tram (Knystaforsen**, Svezia). Il palco principale ospiterà per la prima volta anche uno dei grandi della cucina italiana, Massimiliano Alajmo (Le Calandre***, Italia), il più giovane chef ad aver ottenuto tre stelle Michelin all’età di 28 anni.
Il programma è ricchissimo e vario, tanti talks, spazi di formazione e contenuti esperienziali e sensoriali esclusivi per i partecipanti in presenza, ma come gli anni passati il congresso sarà anche trasmesso su internet per dare la possibilità di essere visto da ogni angolo del Mondo. Tra l’ampia rappresentanza di chef spagnoli, quest’anno spicca la presenza di Dabiz Muñoz, Joan, Josep e Jordi Roca; Quique Dacosta, Ángel León, Ricard Camarena, Andoni Aduriz, Oriol Castro, Eduard Xatruch & Mateu Casañas; Alberto Ferruz, Nandu Jubany, Aitor Arregi, Pedrito Sánchez e Álvaro Salazar & María Cano.