Si trova a Taichung, in Taiwan, ed è la prima gelateria a essere entrata a far parte della guida rossa.
Nella parte ovest della città di Taichung in Taiwan, a ridosso della costa, Minimal è la prima gelateria del mondo a essere promossa da Bib Gourmand a Stella Michelin. Una nuova Stella che arricchisce la guida taiwanese assieme ad altri sei ristoranti, mentre altri tre sono stati promossi rispetto allo scorso anno.
Minimal si distingue dalle gelaterie tradizionali per la presenza di un menu degustazione che abbandona l”impiattamento” in coppetta o sul cono e che lascia spazio a portate servite come nei migliori ristornati di fine dining.
Il percorso è composto da sette portate che cambiano nel corso delle stagioni. Ogni delizia gelata è una combinazione di gusti contrastanti, temperature diverse e consistenze particolari, che stupisce sia all’assaggio che alla vista. Tutto per soli 34 euro (corrispondenti a 1200 dollari taiwanesi). Se invece si opta per il gelato d’asporto, il prezzo in vaschetta varia da 5 a 15 euro (180 e 600 dollari taiwanesi). Per le bevande in abbinamento, il vino è sostituito da analcolici o da tè al costo di 14 euro per due bicchieri.
Le proposte
Il menu sperimenta specifiche temperature per suscitare nel consumatore sensazioni diverse e contrastanti e per esaltare i gusti ricercati e introvabili propri della gelateria. Le bevande alcoliche vengono inaspettatamente usate come base per la creazione vari gusti. E così il sake si trova in abbinamento ai fiori di zenzero selvatico, il vino di sorgo – distillato di cereali – viene mescolato con litchi e prugne verdi, il gin si accompagna ad aghi di pino, matcha e bacche di ginepro. Non potevano mancare i sapori dedicati al tè: il gelato Biluochun, antichissimo tè cinese, il tè bianco Dongding Oolong, con orzo e buccia di patata dolce.
E se la gelateria non è Minimal nella ricerca delle composizioni, lo è per la scelta degli interni, ispirata all’estetica wabi sabi giapponese, fondata sull’accettazione della transitorietà e dell’imperfezione delle cose. L’essenziale dello spazio interno dalle nuances tenui del verde, grigio e marrone, abbraccia le imperfezioni con rivestimenti in acciaio arrugginito, mentre il tetto è restaurato con travi in cemento.
Napoletana classe 2000, studentessa e aspirante giornalista. Adoro scoprire le culture attraverso il cibo e da buon appartenente alla Gen Z non posso fare a meno di fotografare ciò che mangio!