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Intervista a Peppe Guida protagonista della nuova stagione di Chef’s Table

peppe guida netflix

Il 2 ottobre va in onda su Netflix la nuova stagione di Chef’s Table intitolata “Noodles”. Quattro i partecipanti: Evan Funke da Los Angeles con Felix Trattoria, la chef cinese Guirong Wei del ristorante Master Wei, la chef americo-cambogiana Nite Yun del ristorante Nyum Bai e Peppe Guida di Vico Equense, stella Michelin con la sua Antica Osteria Nonna Rosa. Abbiamo decisamente un debole per lui e per tutto quello che fa (fino al 6 ottobre lo trovate a Villa Rosa di Nonna Rosa la sua casa locanda di campagna): lo abbiamo intervistato per saperne di più (ma non c’è pericolo spoiler!).

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In tre parole com’è stata la tua esperienza a Chef’s Table: Noodles Netflix?

La mia esperienza è stata fantastica, ho lavorato con venti professionisti di alto livello innamorati della nostra terra.

Cosa ne pensi dei noodles?

I noodles per la loro storia e soprattutto per la loro lavorazione si posizionano come una delle paste più antiche del mondo. Ci vuole grande abilità nel lavorare l’impasto che è composto nella maggiore dei casi da grano tenero e farina di riso. Trovano il loro abbinamento perfetto con la cucina asiatica che è ottima, ma qui non avrebbe futuro.

Cosa racconti nella tua puntata?

Nella mia puntata racconto me stesso, la mia vita e in parte anche quella di Lella, che è stata la mia spalla e la mia fortuna in questa incredibile avventura della mia vita.

Chef’s Table racconta gli chef in modo sincero. Scopriremo un nuovo lato di Peppe Guida dall’episodio su Netflix?

Sì, penso proprio di sì. Ci saranno tanti ricordi e tante avventure che ho vissuto negli anni soprattutto all’inizio.

Sei specializzato nella preparazione della pasta secca. Come vedi l’evoluzione della cucina italiana, specialmente per la pasta, in un panorama globale?

La pasta secca per me è una missione. Quando riesco a far sì che chi mi segue riesce a fare un buon piatto di pasta e me lo riconosce ne sono felicissimo.

Se dovessi creare un piatto di spaghetti che racconta la tua vita, quali ingredienti useresti e perché?

Il mio piatto l’ho già realizzato tanti anni fa ed è quello che più mi rappresenta: lo Spaghettino all’acqua di limoni, olio e provolone, con farina di foglie di limoni. È un piatto con pochissimi ingredienti e anche poveri e soprattutto della mia Terra. Ho preparato altre centinaia di ricette con la pasta ma quella mi è rimasta nel cuore.

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