Written by 10:00 Non solo vino

32 via dei birrai propone 3+2, la birra a bassa gradazione e alta qualità

Le ricerche internazionali sui consumi di bevande alcoliche sono concordi: si privilegiano sempre più prodotti a bassa gradazione, soprattutto tra i giovani.

Le tendenze di mercato parlano chiaro: il consumo di alcol sta lentamente cambiando volto. Cambiano le quantità, le abitudini, le scelte e le motivazioni che ci spingono a bere. IWSR e BVA Doxa hanno recentemente posto l’accento su due dinamiche che meritano di essere approfondite.
 
L’IWRS, l’autorità globale sui dati e sull’intelligence delle bevande alcoliche, in un suo recente report ha sottolineato la continua crescita di popolarità e di domanda del cosiddetto “low alcol”. Si tratta di bevande pur alcoliche ma leggere, beverine, la cui richiesta è in forte aumento in tutto il mondo. A trainare questo trend sono proprio i più giovani, per ragioni di salute e poi anche economiche: il 75% per gli appartenenti alla generazione Z dichiara di aver ridotto le occasioni di consumo di bevande alcoliche, si riduce al 70% per i Millennial, al 60% per la Generazione X e crolla al 54% per i Boomer. Insomma, la logica dei più giovani è bere bene, ma bere a basso contenuto alcolico. 

Questi dati fanno il paio con quelli offerti da BVA Doxa. La società è stata interpellata dal Centro Informazione Birra di AssoBirra per scattare la fotografia periodica sul mondo birrario tricolore.

Ha quindi focalizzato la sua attenzione su questo periodo in particolare, in Italia, che si caratterizza per il trend low alcolil soft pleasure. L’inverno è la stagione che celebra i piaceri semplici e autentici, le atmosfere intime e i momenti da vivere con lentezza; è il periodo che invita a riscoprire la bellezza dei piccoli gesti quotidiani, a creare rituali di comfort e convivialità. Sentire comune è la voglia di stare a casa, magari rilassandosi sul divano senza eccessi, bevendo qualcosa di non alcolico. O di poco alcolico.
In un caso (low alcol) o nell’altro (soft pleasure), la birra si afferma come una bevanda capace di accompagnare questi momenti, diventando un lusso accessibile e a basso tenore alcolico, nonché un complemento perfetto per arricchire i piccoli piaceri quotidiani.

32 Via dei Birrai ha la risposta giusta per rispettare queste esigenze, ovviamente in una birra, buonissima. Si chiama 3+2 ed è uno dei prodotti più interessanti del birrificio artigianale nato nel 2006 in Veneto per volere di tre amici, Loreno Michielin, Fabiano Toffoli e Alessandro Zilli.

La 3+2 nasce da un’esigenza e da un doppio gioco di parole. Il gioco di parole si rifà ovviamente a 32 Via dei Birrai ma anche alla bassa gradazione alcolica di questa birra: solo 3,2°. L’esigenza è quella di proporre una birra di livello ma “facile” alla beva; leggera ma di assoluta qualità. Non a caso vanta il marchio “Birra Quotidiana” di Slow Food, che così ne spiega l’attribuzione: “Birra Quotidiana è una birra di grande valore organolettico, non pastorizzata, non filtrata, fatta da un birrificio artigianale, che ha come plus il suo essere equilibrata, semplice e perché no, non impegnativa”.
 
La birra 3+2 non è né microfiltrata né pastorizzata; è profumatissima, fruttata, speziata e secca, scorrevolissima ma con personalità. Il suo sapore risulta rinfrescante, lievemente acidulo (dovuto alle spezie), in cui si stemperano, delicati, il malto e il luppolo. Dal corpo medio ma più consistente rispetto ai prodotti della stessa categoria, offre schiuma bianca, compatta, sottile e persistente; è birra di colore giallo paglierino, talvolta velato dal lievito, con saturazione fine. Il suo bouquet regala note intense, fruttate, erbacee, di agrumi freschi. È disponibile nel formato 0.5 e nel formato 0.75 litri.
 

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