Dal passito di uve Zibibbo al vin santo toscano: ecco la nostra selezione di vini dolci da bere a fine pasto o da regalare per il nuovo anno. Perfetti per chiudere bene il cenone dell’ultimo dell’anno. Ma anche da sorseggiare davanti al camino.
Ben Ryè, Passito di Pantelleria Donnafugata
Uno dei più straordinari vini da meditazione italiani. Prodotto a partire da un’attenta selezione di zibibbo, da undici diverse contrade dell’isola, il Ben Ryè ogni anno conferma la sua vocazione all’eccellenza. Armonico, avvolgente, perfetto, il Passito di Pantelleria DOC “Ben Ryé” di Donnafugata è vino dolce capace di un lunghissimo affinamento in bottiglia. Rigorosamente a fine pasto, il “Ben Ryé” è perfetto accompagnamento di formaggi erborinati o molto stagionati e foie gras. Ottimo anche su dolci di ricotta come la cassata siciliana e pasticceria secca. Al naso esprime un meraviglioso profilo olfattivo composto da note di albicocca e pesca, fichi secchi e miele, erbe aromatiche e note minerali.
Chateau d’Yquem, Sauternes Premier Cru Superieur
Ottenuto da uve Sémillon e Sauvignon Blanc, è ritenuto uno dei più importanti vini liquorosi bianchi della regione di Bordeaux, il cui vigneto è indicato come Premier Cru Superior. Si presenta al calice di colore giallo dorato, al naso si percepiscono intensi profumi di frutta gialla, frutta secca, spezie, erbe aromatiche e un raffinato tocco di quercia. Al palato è morbido con ottimo ritorno di frutta secca, molto elegante, con una grande struttura e piacevolezza. Ciò che rende così pregiato questo vino è la Botrytis cinerea, un fungo che attacca gli acini e sviluppa una muffa nobile sulla buccia, favorita dal clima della regione generalmente calda a cui si alternano condizioni di umidità provocate dalla rugiada mattutina o da radi fenomeni piovosi. La muffa della Botrytis cinerea rende permeabile la buccia degli acini in modo da far evaporare parte dei succhi e trattenere gli zuccheri. Lo consigliamo in abbinamento alla frutta secca o al vostro dessert natalizio preferito.
Dal Forno Romano, Passito Dolce Vigna Serè
Vino dolce simbolo di Verona. È la perfetta sintesi della passione, la dedizione e l’esperienza che l’azienda Dal Forno Romano ha maturato in anni di lavoro. Nasce da un blend di Corvina 55%, Rondinella 15%, Croatina 20% e Oseleta 10%, raccolte manualmente da vigneti che superano i 10 anni di età, ma solo nelle annate migliori. Alla vendemmia segue un appassimento di circa 4 mesi, a metà gennaio c’è la pressatura e, dopo la fermentazione, l’affinamento per 24 mesi in barriques nuove e 36 mesi in bottiglia. Questo vino gode d’opulenza e di densità, dolcezza ed eleganza. Al naso come al palato si distinguono note di prugne, di amarene, di lamponi, cioccolato, caffè e un finale vanigliato. Il Vigna Serè valorizza bene panettoni e dessert al cioccolato fondente.
Picolit di Ronchi di Cialla, Colli Orientali del Friuli Docg
Conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, il Picolit di Cialla di Ronchi di Cialla è un’etichetta dolce tipicamente territoriale, in cui i Colli Orientali del Friuli rappresentano il luogo ideale per dare vita a un vino che fa parte della storia dell’enologia friulana. Tutto nasce dalla vendemmia tardiva, che si svolge verso la fine del mese di ottobre. La muffa nobile è infatti già presente sui grappoli, che dopo la raccolta proseguono ad appassire in un fruttaio all’interno di cassette di legno. Il mosto ottenuto dalla pressatura gentile degli acini fermenta spontaneamente – grazie alla presenza di lieviti indigeni – in barrique nuove di Troncais. L’affinamento finale avviene dapprima in barrique per 12 mesi, e poi, terminato l’imbottigliamento, per altri 24 mesi in vetro. Un’etichetta perfetta da “meditazione” o in abbinamento a pasticceria secca.
Occhio di Pernice Vin Santo di Montepulciano Doc Avignonesi
Un vino dolce straordinariamente ricco, prodotto da uve Sangiovese e affinato per 10 anni in caratelli. Una bottiglia importante e dall’incredibile fascino e di elegante intensità; un prodotto che raggiunge i vertici delle guide nazionali e internazionali, una bevuta memorabile per chi vuole concedersi subito il lusso di un’esperienza indimenticabile. Le uve vengono accuratamente selezionate durante la vendemmia manuale, e, una volta raccolte, vengono fatte appassire per alcuni mesi su ordinate stuoie di giunco. Si procede quindi con la maturazione, che avviene per 10 anni in piccoli caratelli di rovere francese. Durante questo periodo il vino si ossida naturalmente, rimanendo a contatto con la madre, lievito indigeno la cui età supera i cent’anni. Emana profumi di datteri, frutta essiccata, al palato è dolce e sensuale, con note di cedro, perfetto abbinato al panforte, ricciarelli e biscotti secchi.