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8 marzo: 5 (+1) donne da tenere d’occhio nel settore food&wine

8 marzo

Imprenditrici vinicole, chef, pastry chef, pizzaiole e bar manager: per la Giornata internazionale della donna vi proponiamo 5 (+1) nomi dal settore enogastronomico tutti al femminile.

Talento, creatività e un pizzico di audacia. Nel mondo dell’enogastronomia, sempre più donne stanno ridefinendo le regole, portando la propria consapevolezza ed esperienza in settori ancora prevalentemente maschili. Dal vino alla mixology, dalla pasticceria alla pizza, queste professioniste si distinguono per il loro approccio visionario e la capacità di trasformare il loro lavoro in espressione della propria identità. Per la Giornata internazionale della donna, vi raccontiamo le storie di 5 (+1) protagoniste che, con il loro impegno e la loro passione, stanno lasciando il segno. 

Francesca Carannante 
8 marzo

Trent’anni appena, una visione chiara e una forte determinazione: Francesca Carannante è una delle nuove protagoniste del panorama vitivinicolo italiano, capace, nel suo progetto, di coniugare arte ed enologia. Nata e cresciuta a Bacoli, tra i paesaggi dei Campi Flegrei e formatasi all’Accademia di Belle Arti di Milano, ha scelto di mettere radici nell’Oltrepò Pavese, un territorio spesso sottovalutato ma ricco di potenzialità. Qui produce Metodo Classico da Pinot Nero, un vino essenziale ed elegante, caratterizzato da freschezza, mineralità e un perlage sottile, curando in prima persona ogni dettaglio dell’immagine della sua azienda, dal logo alle etichette, frutto di una ricerca attenta su materiali e design.

Anna Garuti
8 marzo

Anna Garuti è la mente e bar manager che si cela dietro al cocktail e tapas bar contemporaneo Anthill (situato all’ultimo piano del palazzo che ospita Gallerie d’Italia a Napoli, dove si trovano il bistrot Luminist e il fine dining Toledo177 dello chef Giuseppe Iannotti). Cosa si beve “dal formicaio”? Medicina liquida, “90 gocce orali” per un menù/bugiardino composto da 10 cocktail. Particolare la scelta di fornire indicazioni sul sapore ma non sulla base alcolica presente in ciascuna proposta. Quella di Garuti è una drink list fantasiosa, sofisticata e provocatoria. Qualche esempio: La Mortella, con tiglio, anice e yozu dal sapore “avvolgente e autunnale” o Faccia di Capra, “fresco e rigenerante” con sedano, lime e camomilla. 

Sarah Cicolini

Nata in Abruzzo ma impianta a Roma, Sarah Cicolini è la chef di SantoPalato, l’osteria moderna aperta nel 2017, a neanche trent’anni compiuti. Decisa, talentuosa e con un’idea di cucina ben precisa, Cicolini ha saputo imporsi sulla scena gastronomica della capitale grazie alla sua interpretazione autentica e contemporanea dei classici della cucina romana e abruzzese e a un approccio zero waste, particolarmente attento alla scelta delle materie prime e dei fornitori (rigorosamente locali). Un lavoro frutto dell’esperienza maturata in campo e non di un percorso accademico tradizionale, che le ha consentito di aprire anche l’enoteca Avanvera, assieme al suo collaboratore Mattia Bazzurri. 

Chiara Caruso

Tutto ha inizio con Cucinandoconmiasorella, il blog che Chiara Caruso (pastry chef di origine siciliana) apre per aiutare sua sorella Valeria a destreggiarsi ai fornelli. Un semplice passatempo, mentre la sua carriera è già avviata nel mondo dell’arte e del restauro, un lavoro che la fa approdare a Roma nel 2003. La svolta e l’avvicinamento al mondo pastry arriva nel 2012, quando nella gelateria aperta dal marito diventa direttrice del punto vendita. Dopo 4 anni di esperienza, nel 2016, nasce Cafè Merenda, ispirato a quel gesto semplice ma prezioso della merenda fatta in casa. Un luogo che profuma di dolcezza che nel tempo ha conquistato Roma con maritozzi soffici e lievitati d’autore.

Giulia Vicini e Giulia Zanni

Giulia Vicini e Giulia Zanni Pizzaiole del Cambiamento – stanno rivoluzionando il concetto di sostenibilità in pizzeria con il loro progetto Giuly Pizza a Castelli Calepio (Bergamo). La loro creazione Spontanea ha conquistato il titolo di Campione del Mondo al Campionato della Pizza 2024 nella categoria Pizza Classica, grazie a un impasto realizzato con grani antichi e una farcitura di farinata al posto della mozzarella, esaltata da ingredienti di stagione come asparagi bio, crema di ortiche e chips di mais rosso. Ma dietro le loro pizze c’è molto di più: un mix di arte, spiritualità e sostenibilità. Giulia Zanni, con un background nell’arte e nell’agricoltura sinergica, e Giulia Vicini creano pizze come fossero opere d’arte, giocando con colori e sapori in un equilibrio perfetto tra gusto e creatività. 

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