Dopo 102 anni, la rivoluzione in casa Perugina. Le celeberrime frasi romantiche stampate sui cartigli accartocciati al cioccolatino cedono il posto a 23 illustrazioni d’autore per San Valentino 2024. Una rivoluzione, perché la fama universale del cioccolatino nato più di un secolo fa si deve proprio a quegli aforismi e poesie che hanno unito generazioni di persone, tanto da creare il mito dell’Uomo dei baci perugina, romantico ghost writer.
La storia dei Baci Perugina nasce nel 1922, Luisa Spagnoli creò un delizioso connubio di nocciole, granella di nocciole e cioccolato fondente nella bottega di famiglia a Perugia, chiamandoli “Cazzotti” (pare per la forma), con qualche imbarazzo nell’immaginare clienti che chiedevano l’insolito dolce. Due anni dopo, grazie al consiglio di Giovanni Buitoni, noto per tutt’altri prodotti del largo consumo, il prodotto acquisì il nome che oggi conosciamo tutti. A rendere unici e irripetibili i Baci è stato proprio quel rito di scartocciare e leggere quei frammenti di poesie e frasi romantiche da tutto il mondo.
Ecco che ora, con un inatteso colpo di mano, più che un’azione di marketing, per la festa più romantica dell’anno, la Perugina intraprende una nuova direzione abbracciando il linguaggio universale delle immagini. Antonio Colomboni, noto illustratore, ha creato la limited edition che sostituirà temporaneamente le classiche frasi d’autore. Le 23 illustrazioni narrano storie d’amore universale, ben oltre l’amore romantico, senza bisogno di parole.
Le parole poetiche all’interno degli involucri argentei cedono il posto a disegni semplici e ricchi di significato per comunicare emozioni e messaggi senza barriere linguistiche. Ogni cartiglio diventa un piccolo quadro, una mini stampa che celebra l’amore in tutte le sue forme, dai sentimenti romantici all’amore per l’universo, gli animali, gli amici. Colomboni ha anche rivoluzionato il packaging, trasformando le classiche stelle con sorrisi, nuvolette, pianeti, fiori e cuori. Un tocco di arte pop e comunicazione visiva che rinfresca il brand, mantenendolo al passo con i tempi e anzi, avanguardistico.
In realtà questo cambiamento da testo a immagini riflette il mutare delle preferenze della generazione attuale che alla lettura predilige l’immagine. Viviamo in un’era in cui la comunicazione visiva (e audiovisiva) ha assunto un ruolo sempre più predominante, alimentato dalla diffusione dei social media e della tecnologia digitale. Immagini e simboli sono di immediata comprensione e condivisione. Il linguaggio visuale è diventato un mezzo potente per esprimere emozioni, idee e storie in modo universale, superando le barriere linguistiche, generazionali e culturali. Questo cambiamento nelle preferenze di comunicazione è particolarmente evidente tra i giovani, che trascorrono molto tempo su piattaforme digitali orientate all’immagine, come Instagram o TikTok.
Nel caso dei Baci Perugina, la decisione di trasformare le tradizionali frasi d’autore in illustrazioni senza parole potrebbe essere un tentativo di connettersi con un pubblico più ampio, in particolare con coloro che trovano un valore significativo nella comunicazione visiva. Questo approccio potrebbe anche essere mirato a catturare l’attenzione di una generazione che apprezza l’arte visiva e l’estetica moderna. In definitiva, la scelta di passare da frasi poetiche a immagini può essere vista come un adattamento alle dinamiche di comunicazione predominanti nella società contemporanea, rispecchiando le preferenze della generazione attuale e offrendo un’esperienza più immediata e dinamica.
E il romantico Uomo dei Baci Perugina rispetto a questa svolta più visuale e artistica, che fine fa?
In passato, l’immagine romantica di un uomo che utilizza frasi poetiche e d’amore ispirate dai cartigli dei Baci Perugina ha contribuito a creare un’associazione tra il gesto romantico e il dolce stesso. Tuttavia, con l’introduzione delle illustrazioni senza parole di Colomboni, il focus sembra spostarsi verso una comunicazione non solo più visiva, ma più universale dell’amore.
L’uomo “dei Baci Perugina” non perde il suo fascino romantico, piuttosto esplora nuovi modi creativi per esprimere l’amore, andando al di là delle parole, in un contesto più visivo e contemporaneo.
E’ professore di Marketing e Nuovi Media Corso di Laurea in “Culture Digitali e delle Comunicazione” Scienze Sociali – Federico II.
Pubblicitario e consulente di comunicazione firma ogni mese per Wine&Thecity la rubrica “L’ebbrezza creativa dell’Advertising” con la quale ci racconta storia e curiosità delle più interessanti pubblicità legate al mondo del food&wine.