La start-up che sforna torte capresi, idea originale di due Gen Z, spegne la prima candelina. Quali sorprese avrà per il futuro?
Una ricetta di famiglia, quella di zia Annuccia, che diventa un’impresa di successo. È la storia di Vincenzo Castellone e Antonio Valentino – che insieme non fanno cinquant’anni – che il 26 marzo 2024 hanno fondato Capri Annuccia, un brand fondato su un unico iconico prodotto: la torta caprese. “Se dovessi descrivere in tre parole il primo anno – ci racconta Vincenzo – direi incredulità, intensità ed emotività per tutte le esperienze che abbiamo vissuto”, per Antonio è stato un anno affascinante, sorprendente e frenetico, “ci ha lasciato senza fiato, è stato un anno pieno di sfide e successi che ci hanno fatto crescere e migliorare ogni giorno”.
Il dessert veniva preparato dalla zia di Vincenzo, Annuccia, caprese di nascita come tutta la famiglia materna, da cui poi è stata ricavata la fortunata ricetta. Un progetto partito dal basso con un budget esiguo che i due amici hanno racimolato da lavoretti e borse di studio. “Siamo entrati in un mercato chiuso e competitivo e grazie alla nostra costanza siamo rimasti a galla”, racconta Antonio. “Abbiamo iniziato in una cucina di casa e oggi ci prepariamo per una grande sfida – continua Vincenzo – il trasloco nel laboratorio più grande che ci sembra un’enormità ma sono sicuro che una volta fatta l’abitudine non ci spaventerà più”.
Dopo un anno, Capri Annuccia vanta un successo inaspettato anche per i due founder che sono unanimi su quale sia il più grande fino a ora: aver creato una community ampia e forte che condivida i loro valori, toccando il cuore delle persone, clienti e ristoratori che hanno aperto le porte alla loro (ormai non più tanto) piccola realtà. “Abbiamo sempre creduto nel nostro sogno e abbiamo lavorato duramente per renderlo realtà”, spiega Antonio, “Ricordo quando all’inizio dovevamo pagare una ‘fee’ per accedere al laboratorio – ricorda Vincenzo – potevamo infornare un numero ridotto di torte capresi. Dopo la collaborazione con Puok le richieste da parte dei ristoratori sono aumentate a dismisura, tant’è che abbiamo deciso di metterle in “stand-by” per garantire la qualità del prodotto. Oggi abbiamo un laboratorio, è incredibile”.
Ma parliamo di novità, uno spot pubblicitario realizzato per Pasqua. Dopo il successo del video di Natale, in cui i due super-fornai hanno salvato la festività, Vincenzo e Antonio sono pronti per replicare il successo. Questa volta la location è molto speciale per Vincenzo: Capri Annuccia approda a Capri, a casa di zia Annuccia. “Cercheremo di salvare anche Pasqua – spiega Vincenzo – ma in modo diverso. Questo spot si incentra sul tempo e su come goderselo, in una società in cui di per sé non se ne ha abbastanza, è davvero importante. Abbiamo cercato anche di alzare l’asticella noleggiando mezzi d’epoca per rievocare ancora di più gli anni che ahimè non abbiamo avuto modo di vivere, gli anni Settanta”, il nuovo spot “sarà un messaggio di gioia e speranza in un Capri senza tempo, vogliamo regalare un messaggio di gioia e di speranza a tutti coloro che ci seguono e ci sostengono”, aggiunge Antonio.
E infine una piccola chicca. Com’è la quotidianità da Capri Annuccia? “Tutti i giorni capitano cose assurde perché fare impresa a Napoli non è semplice. Fortunatamente abbiamo incontrato ristoratori in grado di comprendere e condividere la nostra filosofia. A Natale, abbiamo dormito un’unica ora dopo 48 ore di lavoro non stop. A causa della stanchezza io (Vincenzo ndr) mi sono schiantato in un guard rail con l’auto e Antonio in un palo! Avevamo dato davvero tutto pur di fare tutti gli ordini”.
E se il post Pasqua è ancora in progress, non c’è da temere: “Siamo pronti a nuove sfide e a nuove avventure, sempre con la nostra passione e la nostra dedizione”, conclude Antonio.
Napoletana classe 2000, studentessa e aspirante giornalista. Adoro scoprire le culture attraverso il cibo e da buon appartenente alla Gen Z non posso fare a meno di fotografare ciò che mangio!
