Per il Carbonara Day abbiamo chiesto a 4 romani doc (+1 di adozione) dove mangiare la più buona.
La Carbonara è un’istituzione della cucina romana, un piatto identitario che riesce a mettere d’accordo tutti. Non ci sono varianti che tengano in questo caso: la vera carbonara è fatta solo con tuorli d’uovo, guanciale croccante, pecorino romano e pepe nero. Diffidare da qualsiasi altro tipo di imitazione. Per il Carbonara Day, che si tiene ogni anno il 6 aprile, abbiamo chiesto a 4 romani doc (e un napoletano trapiantato a Roma) in quali indirizzi si può gustare la migliore.
Federico De Cesare Viola, giornalista

Per Federico De Cesare Viola, giornalista di Food & Wine, Travel + Leisure, Il Sole24 Ore e Fortune, la migliore è quella di Roscioli “rigorosamente con i rigatoni, perché è cremosa ma non troppo, la cottura è sempre impeccabile, quasi “al chiodo”, il guanciale è croccante ma suda ancora. Insomma, una carbonara dall’equilibrio perfetto. E poi perché Roscioli è la mia seconda casa romana”.
Gabriele Bonci, pizzaiolo di Pizzarium

Per Gabriele Bonci, lo chef/pizzaiolo di Pizzarium, è un punto di riferimento per la pizza al taglio di qualità. Il suo amore per la cucina romana non si ferma di certo al mondo della pizza e quando si parla di indirizzi da non perdere per gustare una carbonara autentica e indimenticabile, non ha dubbi e stila una lista di ben 4 luoghi.

Oltre alla già citata Roscioli, Bonci propone “SantoPalato, La Flaca e una delle mie creazioni più famose, il mio arancino carbonara storico di Pizzarium”. Ma sui primi due non ha dubbi: “Roscioli e SantoPalato sono certezza e garanzia assoluta di qualità”
Andrea De Rosa, attore

Andrea De Rosa, volto indimenticabile del film cult “Notte prima degli esami” ha un legame speciale con la carbonara e con la città di Roma. Per lui, il piatto simbolo della tradizione capitolina trova la sua espressione più autentica in un luogo storico, la Trattoria Lilli, in via Tor di Nona. “È la mia carbonara del cuore”, racconta l’attore, “qui c’è la stessa gestione dagli anni Sessante e questo si sente soprattutto nei piatti della tradizione romana, carbonara in particolare”.
Jacopo Mercurio, pizzaiolo di 180 Gr Pizzeria Romana

Jacopo Mercurio, pizzaiolo di 180 Gr Pizzeria Romana ha le idee chiare: “A Roma in assoluto le mie preferite sono Trecca e SantoPalato, sono carbonare sacre. Entrambi i ristoranti utilizzano una materia prima d’eccellenza. Sia da Trecca che da SantoPalato nulla è lasciato al caso: dalla pasta, all’uovo, al guanciale, qualsiasi cosa passa per una scelta etica. Non fanno la carbonara come va di moda oggi, un food porn con “carbo creme”, ma è molto semplice. Trecca, ad esempio, utilizza uova di un piccolo allevamento che non ha una pasta intensa gialla ma a loro non interessa perché non è una carbonara che va fotografata ma mangiata!”.

Luca Vitiello, globetrotter

Napoletano di origine ma trapiantato a Roma ormai da tempo, Luca Vitiello è un globetrotter moderno. “La mia carbonara del cuore è senza dubbio quella di “Felice a Testaccio”. Gli ingredienti di altissima qualità si uniscono ad una preparazione perfetta. La cremosità dell’uovo è sublime, il pecorino è saporito ma equilibrato. La vera chicca, però, è il guanciale croccante al punto giusto che la rende unica e gustosa. Insomma un’esperienza autentica e indimenticabile nel cuore di uno dei quartieri storici di Roma!”.