Siamo passati dalle Catwoman alle winewoman, dalle Charlie’s angel alle wineangel.
Le donne contribuiscono sempre di più a cambiare l’immagine del vino, grazie soprattutto al significativo contributo che ogni giorno apportano nel mondo della viticoltura e della ristorazione.
Merito anche delle numerose associazioni che valorizzano il ruolo femminile nella filiera produttiva enologica, prima fra tutte l’associazione “Le donne del vino“ che conta più di 900 produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier, giornaliste ed esperte.
L’ apporto rosa è significativo e rivoluzionario, ed ogni donna è stata in grado di interpretare e migliorare la filiera partendo sempre dalla propria personale visione, ed è per questo che in occasione dell’8 marzo, noi di Wine&Thecity vogliamo celebrarle con una selezione di etichette tutte in rosa, brindando ad ogni loro personalità.
Alle “Champagne lover”, perché il must oggi non è più un tubino nero nel guardaroba, ma una bottiglia di bollicine in frigo, e l’AOC “Rosé 21éme” di Krug è la scelta ideale da tenere in fresco. Uno Champagne straordinario, frutto di un sapiente equilibrio tra percentuali ben dosate di Pinot Noir, Pinot Meunier e Chardonnay. Un blend di vini d’annata e vini di riserva selezionati nella prestigiosa cantina della Maison, tanto luminoso al naso quanto succoso al palato. Affascinante e delizioso.
A cosa si brinda? Alla donna in costante movimento mentale e fisico, alla sua curiosità, che la rende sempre inquieta, ma così incredibilmente affascinante.
Un pink wine per una pink woman: è il Rosato “Grayasusi – Etichetta Rame 2018” di Ceraudo che pare descrivere la donna in rosa che è dentro ognuna di noi. Un vino calabrese dall’anima intensa e mediterranea, dove il gaglioppo si mostra nella sua veste più fresca e delicata tra fragranti note di frutti di bosco e sbuffi di lavanda.
Allora calici in su per le pink woman, ma … attenti che anche le rose hanno le spine!
Alle Red addicted è dedicato il Piedirosso Riserva “Tenuta Camaldoli 2013” di Cantine Astroni: un rosso che rappresenta la stola perfetta per una donna di carattere. Tanto ricercato il suo sorso quanto chi lo sta bevendo. Donna di polso, combattiva e sicura. Difficile tenerle testa, proprio come questa riserva che non scende mai a compromessi. Il naso gioca su toni erbacei come rosmarino e foglia di pomodoro, poi spezie, e intensi frutti rossi e tratti balsamici. Bocca equilibrata, dalla notevole tensione acida e chiusura lunghissima.
Questa volta si brinda al potere delle donne!
E proprio noi di Wine&theCity non potevamo non trovare un vino “Wine&TheWoman”.
La scelta è unanime: lo Schioppettino di Prepotto “S. Elena 2017” di Petrussa ha un sorso folgorante. A due passi dalla Slovenia si produce uno dei più buoni schioppetino mai provati. E che pare tenersi per mano, nei suoi tratti olfattivi, con il suo cugino di Oltralpe, il pinot noir. Ne nasce un vino fuori dagli schemi, corpo ed eleganza che viaggiano all’unisono in una trama tannica che disegna una melodia sinfonica al palato. Vino come pochi.
Il brindisi va alle donne che hanno fatto la storia delle donne.
L’ultimo calice va, invece, direttamente all’amore, perché festeggiare una donna è anche saperla amare e soprattutto sapersi amare da sole. E se l’amore richiede dolcezza allora la soavità di un Moscato di Baselice “Zingarella 2016” di Masseria Parisi rappresenta la coccola perfetta anche per le donne più “dure di cuore”. Un naso che pare ricordare la più dolce delle colazioni tra sfoglie di croissant, confetture di albicocche e cucchiai di miele, ma quella vena sapida e minerale al palato è in grado di bilanciare ed equilibrare un sorso dalla lunghissima persistenza e complessità gustativa.
L’ultimo brindisi? ricordate sempre di brindare prima di tutto a voi stesse!
(Assunta Casiello)