Versatile, naturale, biologico, artigianale, benefico: dilaga la moda del kombucha, antica bevanda orientale. Cos’è, chi lo produce in Italia e perché provarlo.
Tutti pazzi per il Kombucha. La bevanda fermentata a base di tè, zucchero e una particolare coltura di lieviti e batteri (il cosiddetto Scoby, symbiotic culture of bacteria and yeasts) sta conquistando sempre più proseliti. In Oriente si beve da oltre duemila anni, in Occidente è diventata l’ultima tendenza in fatto di beverage, complici probabilmente le tante proprietà benefiche. Il kombucha, a quanto pare, fortifica il sistema immunitario, regola la pressione sanguigna e il funzionamento dell’intestino, è benefico contro l’insonnia ed ha funzioni disintossicanti. È una bevanda viva, ricca di probiotici, polifenoli e antiossidanti, un buon alleato per la salute del nostro organismo.
Negli Stati Uniti il mercato è letteralmente schizzato negli ultimi anni fino a raggiungere oggi un fatturato di 1,8 miliardi di dollari. Il kombucha ha sedotto anche l’Europa e anche in Italia si contano i primi produttori: sono aziende giovani e di giovani imprendirori, attenti ai cambiamenti della domanda e sensibili al tema naturale e salutistico. La moda dilaga. Il kombucha piace come alternativa alle solite bevande analcoliche, è fresco, dissetante ed effervescente. In realtà un minimo di alcol c’è, ma si tratta di una quantità insignificante, in genere le bottiglie che si trovano in commercio hanno lo 0,5% di alcol.
Tra le prime aziende italiane c’è Fervere, barese, che si distingue per bottiglie dai colori e dalle combinazioni evocative: frutti di bosco e karkadè, alga spirulina, ananas e zenzero, lavanda e tante altre. La loro filosofia? Tradizione orientale e fermentazione italiana 100% artigianale.
A Verona, Legend porta in bottiglia l’antico tonico orientale in diverse e intriganti aromatizzazioni, oltre alla ricetta classica. Sul loro sito si può anche acquistare la Degustazione box da 6 bottiglie al costo di 20 euro per assaggiarle tutte.
Old Kombucha è l’etichetta nata 2016 in provincia di Como: ricetta tradizionale, ingredienti naturali rigorosamente biologici e senza succhi.
Ma c’è anche chi se lo prepara in casa: Scoby e ricetta si trovano sul web, a casa basta aggiungere tè verde o nero (ma anche altri infusi) e zucchero. Ma che gusto ha il kombucha? Piacevole e dal sapore leggermente acidulo. Il corredo aromatico varia in base alla durata della fermentazione, al tipo di tè utilizzato, alla quantità di zucchero e naturalmente alle infinite combinazioni: dalla frutta esotica allo zenzero, dalle spezie come zafferano e curcuma ai fiori di lavanda o ibiscus.
Giornalista freelance dal 1998, per circa vent’anni ha scritto per le testate del gruppo Espresso La Repubblica e firmato articoli per i principali editori nazionali. Nel 2008 ha ideato Wine&TheCity, di cui è direttore creativo. Nel tempo libero continua a scrivere di viaggi, luoghi e storie singolari per Dove, Donna Moderna e altre testate.