Written by 16:13 Non solo vino

In Giappone nascono i jeans dagli scarti della birra

jeans birra

Si sente parlare sempre più spesso di economia circolare, un modello di produzione e consumo che prevede il riutilizzo, il riadattamento, la riparazione e il riciclo di materiali già esistenti, per estendere il ciclo di vita dei prodotti riducendo al minimo i rifiuti.

Ne arriva un grande esempio dal Giappone, il birrificio Sapporo Breweries ha deciso di trasformare gli scarti dei suoi processi di produzione di birra, come le trebbie, i gambi e le foglie di luppolo in Jeans. Per la realizzazione della collezione di jeans sostenibili il birrificio si è fatto aiutare da Shima Denom Works, già nota per la realizzazione di jeans fatti con gli scarti della canna da zucchero. Il nome della linea di jeans è Black Label Malt & Hops Jeans ed è fatta con lo scarto di trebbie, gambi e foglie del luppolo utilizzato per produrre la Black Label, la birra scura del birrificio giapponese. Gli scarti del luppolo vengono poi trasformati in washi, un tipo di carta molto sottile prodotta in Giappone, successivamente questa carta viene rilavorata per creare un filato. Una volta creato il filo, vengono prodotti i jeans. Inaspettata è stata la risposta dei consumatori, il birrificio ha, infatti, inserito solo 30 paia di jeans ecosostenibili sul proprio shop online, ma dopo l’apertura delle vendite pare abbiano ricevuto più di 1.600 richieste. Il prezzo? Non proprio economico, i jeans costano 41.800 yen giapponesi (circa 290 euro), ma il confort, la sostenibilità che c’è dietro, la circolarità e la leggerezza dei tessuti pare piacciano molto ai clienti.

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