Il Cilento, con la sua natura a tratti selvaggia e il suo mare cristallino, colori e profumi che lasciano il segno, è anche un angolo di paradiso per il buon cibo e il buon vino.
E proprio durante una esperienza culinaria di quelle che non si dimenticano alla tavola di Luigi Coppola chef di Casa Coloni, il ristorante di Tenuta Duca Marigliano di Paestum, ho conosciuto Licosa. Quando ho chiesto a Danilo, il giovane ed esperto sommelier di Casa Coloni, di consigliarmi un vino del territorio tra quelli più di nicchia, lui non ha esitato un istante e mi ha proposto Licosa: un fiano 100% realizzato con uve fiano coltivate in una piccola vigna che si trova a Punta Licosa, tratto di costa incontaminato, dove secondo il mito si annidavano le sirene Leucosia (dal greco Leukosia che significa bianca), Ligea e Parthenope che ammaliavano i naviganti.
Il racconto di Danilo crea non poche aspettative che hanno trovato immediato riscontro in tutti e tre i sensi: un brillante giallo paglierino, sentori floreali ed evidenti note di frutta matura e miele, grande freschezza e sapidità in bocca. Pensando al terreno dove si trova il vigneto, quasi sulla spiaggia, impossibile non sentirci dentro anche il mare. Licosa è uno dei tre vini prodotti da Il Colle del Corsicano, una piccola azienda che sorge a Castellabate in provincia di Salerno dove da quattro generazioni la famiglia di Alferio Romito, oggi alla guida dell’azienda, coltiva uve di fiano, aglianico e primitivo. Patrinus e Furano rispettivamente rosso e rosato sono gli altri due vini in produzione, da uve di aglianico e primitivo (93% e 7%) il primo e aglianico 100% vinificato in bianco il secondo.
Il giovane Alferio Romito è l’anima dell’azienda che sin da bambino coltivava il sogno di produrre vini, il suo vino, prodotto da uve nate dalle sue terre. Racconta di quando nonna Rosa lo portava a vedere le vigne e di quanto aspettava con ansia il momento più bello, la vendemmia, durante la quale il suo compito era prelevare le vinacce fermentate dal tino. Alferio ha studiato e ha realizzato il suo sogno: oggi coltiva le sue uve sui 10 ettari di terreno distribuiti tra San Marco di Castellabate – dove ci sono i terreni storici della famiglia e si coltivano aglianico e primitivo – e Punta Licosa dove hanno impiantato su un unico corpo un vigneto di due ettari e mezzo dedicato prevalentemente a uve fiano. Alferio è sempre disponibile per una visita in cantina e alle vigne, basta cliccare su Prenota la tua visita sul sito dell’azienda.
Giornalista e amante del vino, è il trait d’union con le cantine e i produttori sparsi sul territorio nazionale.