Il debutto ufficiale a Vinitaly. Le etichette eco-friendly ideate da Advision sono realizzate da Fedrigoni in carta autoadesiva ottenuta da pura cellulosa con materiale di scarto.
Cantine di Verona presenta G.Low, nuova linea di vini low alcol pensata per un consumo consapevole e spensierato. Due le referenze che la compongono: il Bianco, da uve Garganega e Trebbiano, e il Rosato, da Corvina e Merlot, con 8° alcol. Il grado alcolico viene ottenuto in modo naturale grazie a raccolta precoce e fermentazioni controllate, preservando il profilo organolettico delle uve, senza ricorrere alla dealcolizzazione, processo che Cantine di Verona ritiene poco sostenibile e che a volte può incidere negativamente sulle caratteristiche sensoriali del prodotto.

Con questo progetto Cantine di Verona consolida il proprio impegno per un futuro più sostenibile, adottando un approccio circolare alla produzione: gli scarti di lavorazione vengono infatti riutilizzati in un ciclo virtuoso di upcycling per dare vita a soluzioni di packaging eco-friendly.
“G.Low è molto più di un vino: è un invito a rallentare e a assaporare il momento con consapevolezza. – dichiara Luigi Turco, Presidente di Cantine di Verona – Nel nome dato alla gamma, che nasce dall’unione di “green” e “low”, due concetti chiave in grado di rappresentare l’anima di questo prodotto”.

L’iniziativa unisce la leggerezza intrinseca del prodotto alla sostenibilità del packaging – ideato dall’agenzia di branding e design Advision – che interpreta in chiave contemporanea il concetto di sostenibilità e convivialità. Le etichette si caratterizzano per l’uso di colori vibranti ed estremamente brillanti, nelle tonalità verde acido e azzurro e per dettagli metallizzati in colore oro, oltre a una particolare vernice thermocromica che reagisce alle variazioni di temperatura, avvisando quando il vino è pronto per essere servito e rendendo ancor più ottimale l’esperienza per il consumatore. Un design innovativo che celebra la leggerezza e il bagliore luminoso del vino, come esplicita il nome stesso, confermando l’impegno di Cantine di Verona verso un futuro più responsabile.
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