La forza delle donne è enorme, soprattutto quando riescono a fare rete tra loro.
E’ questo lo spirito che muove Tiziana Maffei, Direttrice della Reggia di Caserta e Lella Palladino, socio fondatore della Cooperativa E.V.A. che hanno deciso di unire le rispettive competenze per una causa comune: un progetto sperimentale basato sulla raccolta e lavorazione di agrumi provenienti da circa 300 alberi del Parco Reale, che vede coinvolte donne vittime di violenza al fine di facilitarne il reinserimento lavorativo.
Come riportato sul sito della Reggia di Caserta la Direttrice afferma “Il museo, oltre a quello culturale, ha un enorme potenziale sociale, educativo ed economico. La Reggia di Caserta ha un intrinseco spirito produttivo che intendiamo valorizzare e promuovere. Questo progetto ci consente di farlo contribuendo alla tutela di persone vittime di violenza che stanno ricostruendo la propria vita, abbattendo lo spreco dei frutti del Parco Reale, lasciati finora a marcire sui prati, e realizzando prodotti artigianali. Nuove prospettive e nuovi percorsi che ampliano l’orizzonte dell’Istituto museale e delle sue enormi potenzialità”.
Una storia di rinascita e riscatto sociale promossa da uno dei siti storico-artistici più celebri e visitati della Campania che, perseguendo gli obiettivi dell’Agenda 2030 legati ad una visione di economia circolare fondata sul “no waste”,dimostra il suo impegno nel sensibilizzare la popolazione verso tematiche di sviluppo, impegno sociale e sostenibilità.
Protagoniste del progetto sono le signore del centro antiviolenza “Lorena casa delle donne contro la violenza” – attivo dal 2012 in un bene confiscato alla criminalità organizzata e riconvertito per scopi sociali – all’interno del quale è nato il laboratorio “Le Ghiottonerie di Casa Lorena” fucina di prodotti handmade il cui ricavato va a sostenere donne, oggi libere da violenza, che desiderano trovare occupazione sul territorio. E’ dalle loro mani che nasce la marmellate delle Regine realizzata con le arance che crescono sugli alberi distribuiti nella Flora, nel Parco Reale e nel Giardino Inglese della Reggia di Caserta: frutta fresca destinata al macero o allo smaltimento oneroso che invece grazie a loro impegno viene raccolta, lavorata e venduta nel segno di una sana economia circolare.
“Il protocollo d’intesa con la Reggia di Caserta, punto di partenza di una collaborazione che si annuncia particolarmente feconda, rappresenta per noi il riconoscimento di un lavoro di rete con il territorio che attraverso gesti concreti risponde ad una sollecitazione importante: l’assunzione collettiva della responsabilità di intervenire su un problema sociale quale la violenza maschile contro le donne –afferma Lella Palladino, socio fondatore della coop. E.V.A.– Noi ci auguriamo che la lungimiranza e la disponibilità del direttore Maffei siano colte come una buona prassi e che l’esempio del protocollo tra la Reggia di Caserta e la cooperativa E.V.A. possa essere ripreso per generare azioni diffuse di economia sostenibile, solidale e di contrasto alla violenza economica che rende difficile per molte donne l’uscita dalla violenza”.
Sul sito www.cooperativa.com è attivo l’e-shop dove è possibile acquistare le marmellate contrassegnate con il bollino Reggia di Caserta e molti altri prodotti realizzati in cooperativa: confetture di mela e cannella, extra di percoca, pesca e amaretti, fragola e aceto balsamico; le gelatine e le conserve, i prodotti da forno e la crema spalmabile alla nocciola realizzata con latte di bufala. La Onlus mette a disposizione anche un servizio di catering e banqueting.
(Paola Cotugno)
Potrebbe interessarti anche
Profumi e Sapori dell’Alto Adige
Napoletana, classe ’87, dopo aver conseguito la Laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2014 fa parte del team di Dipunto Studio, dove si occupa di Digital PR e Ufficio Stampa per aziende che operano nel settore food, eventi enogastronomici e artistici. I suoi articoli per Wine&TheCity sono all’insegna del lifestyle, ma con uno sguardo sempre proiettato al sociale.