C’è anche la storia del Marsala nel capolavoro narrativo di Stefania Auci
Ambrato, intenso, dorato, vellutato o rubino: oggi il Marsala è un vino prodotto con uve e affinamenti differenti, da consumare a fine pasto o come aperitivo, molto rappresentativo della zona di cui porta il nome, un misto di salsedine e legno. C’è stato un periodo del Novecento in cui ha vissuto una sorta di declino, ma ben presto è tornato a produzioni di qualità.
È stata una grande ambizione che ha portato alla nascita del Marsala come lo conosciamo adesso, uno dei grandi vini liquorosi italiani: produrre (e vendere) un vino di pregio. È così che lo racconta Stefania Auci nel suo romanzo sull’ascesa della famiglia Florio in Sicilia, quando Vincenzo Florio decise di produrre sul mare, immaginandone il commercio verso nuovi mercati, aumentandone il valore e la qualità rispetto a quello già prodotto dagli inglesi.
Il libro I Leoni di Sicilia mescola vicende storiche e vite private, in una Palermo dove l’aristocrazia cede il passo a una classe borghese sempre più ricca e potente, mentre in Italia si scrivono le pagine dell’unità. Un romanzo da leggere tutto d’un fiato, un grande successo editoriale anche all’estero.
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