Written by 12:06 Non solo vino

Michelin. Abbiamo provato Marotta, la nuova stella a Squille

Un nuovo astro brilla nel firmamento della gastronomia italiana: il ristorante Marotta, di Squille, frazione di Castel Campagnano a Caserta, ha appena conquistato la sua prima stella Michelin.

Un riconoscimento meritato per il talentuoso chef Domenico Marotta che ha saputo trasformare questo angolo del Casertano in una vera e propria meta, grazie a una cucina che si distingue per equilibrio, tecnica e rigore.

Fin dall’apertura del ristorante nel 2019, Domenico Marotta ha sposato una filosofia sostenibile e a filiera corta, facendo della valorizzazione dei prodotti locali il cuore pulsante della sua proposta culinaria. La sua è una cucina senza sprechi che cambia con le stagioni per esaltare la freschezza e le peculiarità delle materie prime. Ogni ingrediente viene selezionato con attenzione, in linea con l’idea di una gastronomia rispettosa dell’ambiente e delle risorse locali.

Domenico vanta un curriculum di tutto rispetto, arricchito da anni di esperienza sotto la guida di diversi chef stellati tra cui Andrea Berton, Eric Frechon, Alain Passard, Enrico Crippa e da lunghi periodi all’estero, che hanno aggiunto alla sua cucina un tocco di contaminazione internazionale. Questo bagaglio tecnico si esprime in piatti dall’estetica raffinata e dal gusto sorprendente che conquistano sia nel menù alla carta sia nei percorsi degustazione, rinnovati di stagione in stagione.

Radici&Innesti è il nome dei 3 percorsi degustazioni proposti in carta, rispettivamente da 5, 7 e 9 portate, tutti totalmente al buio.

Nel nuovo menu autunnale, Marotta celebra il ruolo centrale di radici, erbe aromatiche, spezie, frutta e verdura. Questo approccio, che rende omaggio alla natura, si riflette nei canapé quasi interamente vegetali, fatta eccezione per la sua famosa lumaca, proveniente da un allevamento a pochi passi dal ristorante, diventata uno dei piatti più iconici dello chef.

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Tra gli antipasti spicca il merluzzo e foglie, un piatto raffinato, bilanciato e di rara pulizia, dove il merluzzo si fonde con una selezione di erbe e foglie per un equilibrio di sapori davvero unico. Altro antipasto degno di nota è l’uovo nuvola in brodo, un piatto che combina tecnica e originalità, viene servito con un brodo vegetale caldo completato al tavolo aromatizzandolo con erbe autunnali, funghi, finocchio, spezie, peperoncino e altre essenze di stagione, gusto delicato ma sorprendente.

I primi rappresentano un momento centrale nell’esperienza. Il risotto bufalo è un piatto cremoso e intenso con una leggera nota di mare nascosta tra gli ingredienti. Le pennettine ai pepi con cannolicchi e pecorino sono un altro esempio di abilità tecnica e equilibrio, dove la sapidità del pecorino si armonizza perfettamente con la dolcezza dei cannolicchi e l’intensità dei pepi, creando un piatto dal gusto audace e ben bilanciato.

Tra i secondi, la ricciola e ombrellifere è una celebrazione della natura e della stagionalità, viene servita con una crema di carota arrostita e affumicata e arricchita da foglie, coriandolo, prezzemolo, carota e altre erbe, che aggiungono complessità e sfumature fresche. Un piatto che esprime appieno la filosofia no waste è il soffritto di agnello, realizzato con le parti meno nobili dell’animale. Per chiudere in bellezza, Marotta invita a fare la “scarpetta”, non salata ma dolce, con un soffice pane al vapore da intingere in una tradizionale zuppa inglese. La piccola pasticceria include una sorpresa finale: un marshmallow alla lavanda, preparato con lavanda proveniente da un campo locale. Un tocco delicato per terminare la cena con una nota di profumo e dolcezza naturale.

L’esperienza al Marotta è resa ancora più speciale dall’attenta cura della sala, gestita da Anna Coppola, perfetta padrona di casa. Preparata e professionale, Anna accoglie gli ospiti con competenza e garbo, dimostrando una conoscenza a tutto tondo dal servizio alle tecniche e sfumature della cucina di Domenico. La sua passione emerge anche nella carta dei vini, variegata e originale, che spazia tra etichette locali, nazionali e internazionali, offrendo una selezione pensata per accompagnare e valorizzare ogni piatto.

Una nota distintiva è l’inclusione di infusi, tè, estratti, succhi e kombucha, che vengono preparati artigianalmente dallo staff e aggiunti come pairing alternativo all’interno dei percorsi degustazione. Fermentati, dalle note aromatiche e gustative uniche che arricchiscono l’esperienza di sapori sorprendenti e non convenzionali. Il numero ridotto di coperti, solo 5 tavoli e l’ambiente raccolto, fanno sentire ogni cliente al centro dell’esperienza. Questa scelta permette alla brigata di dedicare un’attenzione completa e scrupolosa a ciascun ospite, garantendo un servizio altamente personalizzato. Lo chef Marotta e il suo team sono l’esempio lampante che il duro lavoro, la cucina etica e la perseveranza possono portare a grandi risultati. Complimenti ragazzi!

Marotta Ristorante
Via Marrochelle, 52 – Squille, Caserta
info@marottaristorante.com – 3495419274

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