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Mosaico per Procida, il vino per Procida Capitale 2022

vino mosaico procida

Domani Procida inaugura il suo anno di Capitale Italiana della Cultura e non poteva mancare una bottiglia celebrativa, un vino dedicato alla piccola isola del golfo partenopeo. Si chiama Mosaico per Procida ed è un vino speciale, un progetto corale che vede insieme e per la prima volta ben 26 cantine campane.

Tutto nasce da un’intuizione di Roberto Cipresso, wine maker di fama internazionale, e di Gaetano Cataldo, sommelier e presidente dell’Associazione Identità Mediterranea. Una bella idea, ma anche una sfida perché Mosaico per Procida nasce da un mosaico di uve provenienti da 26 cantine campane attentamente selezionate. Un vino bianco inedito che porta la firma di Roberto Cipresso, frutto di una gran cuvée di vini di diversi terroir campani: dall’Irpinia all’isola di Capri, dal Beneventano al Vesuvio al Cilento, passando per Caserta, i Campi Flegrei e fino alla Costa d’Amalfi e al Cilento.

Roberto Cipresso

Roberto Cipresso

<<Ho personalmente selezionato queste cantine secondo criteri di territorialità, sostenibilità ed etica enologico-produttiva. Per la prima volta aziende diversissime tra loro per dimensione e filosofia produttiva si sono ritrovate in un unico progetto, finalizzato a dare sostegno al territorio, abbiamo fatto sì che la nostra visione diventasse la loro. Una visione condivisa, un ideale abbraccio della Campania vitivinicola ed un esempio di impresa collettiva>>, spiega Gaetano Cataldo.

vinomosaicoperprocida

Gaetano Cataldo

Un progetto spontaneo e non finanziato, portato avanti con determinazione, e oggi condiviso da Associazione Città del Vino, Ais Campania, Associazione Donne del vino della Campania e il MAVV Wine Art Museum.
Ma come è nel calice Mosaico per Procida? <<È  un vino di sintesi territoriale della Campania: nasce infatti dall’assemblaggio di 26 masse vinicole diverse per vitigno, terroir e concept enologico. Malgrado ciò riesce a sorprendere per la sua personalità univoca e ben distinta>>, spiega Gaetano Cataldo. <<È un vino marittimo, grazie alle evidenti note iodate, con l’ossatura dell’entroterra e dalla grande agilità di beva. Profumo di fiori bianchi, pesca gialla e nespola, note di mentuccia, semi di basilico e scampoli di tabacco biondo. La sinfonia di varie Falanghina è una evidenza, così come la presenza dell’Asprinio di Aversa e di tutti i principali vitigni autoctoni campani. Al sorso è voluminoso e suadente, possiede una spiccata acidità, poi  sapidità e una chiusura finissima di mandorla>>.

Naturalmente è una produzione limitata e numerata, circa 6000 bottiglie inclusi i formati speciali. L’etichetta è una creazione artistica di Carolina Albano, selezionata attraverso un contest: un paesaggio mediterraneo stilizzato, identitario dell’isola, con un nugolo di casette dagli intonaci colorati, un campanile e le onde del mare. Nella retro etichetta si legge “Questo vino celebrativo è dedicato a Procida, capitale italiana della cultura e al popolo procidano, in segno di riconoscenza per aver illuminato con la sua nomina la regione Campania, mostrando al mondo la bellezza, la generosità, il talento e la creatività che questa terra è capace di esprimere”.
Un vino celebrativo sì, ma anche molto di più: Mosaico per Procida è un’occasione per ragionare su una possibile vitivinicoltura tutta procidana. L’obiettivo è contribuire ad accrescere gli ettari vitati sull’isola, promuovere una nuova consapevolezza e fare di Procida una nuova Città del vino.  E come ha detto Roberto Cipresso, <<L’impegno sarà quello di rendere Procida la prima isola con cantina diffusa su tutto il territorio, rendendola meta privilegiata di un nuovo enoturismo>>.

vino mosaico per procida 2022

Ecco tutte le aziende vinicole che hanno partecipato al progetto: dall’Irpinia Agricola Bellaria, Azienda Agricola Petilia, Cantina Giovanni Molettieri, Donnachiara, Struzziero; dalla provincia di Benevento Cautiero, Fontana delle Selve, Fosso degli Angeli,  Antica Masseria Venditti; dal casertano Cantina Alois,  I Borboni, Porto di Mola, Terre del Principe, Villa Matilde Avallone; da Napoli e Campi Flegrei Cantina Isola di Capri, Cantine del Mare, Casa Setaro,  Il IV Miglio, La Pietra di Tommasone; dal Cilento e dalla Costa d’Amalfi Cantina Rizzo; Il Colle del Corsicano, Fattoria Albamarina, Lunarossa Vini e Passione,  Cantine Marisa Cuomo, San Salvatore 1988; Viticoltori De Conciliis.

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