Scritto da 16:16 Napoli, Viaggi

Napoli è la città dove si mangia meglio in Italia ma per Time Out è la penultima su 20 nel mondo

time out napoli

Il magazine britannico Time Out ha stilato una Top 20 di città al mondo dove si mangia meglio ma nella classifica figura solo una città italiana, Napoli, al penultimo posto.

Time Out, storica rivista britannica dedicata all’ospitalità, stronca la certezza di ogni italiano: nella Top 20 delle “capitali culinaria” non ci sono venti città del Bel Paese. La classifica, al contrario, è estremamente scarna nei confronti dell’Italia e presenta – per giunta al penultimo posto – una sola città: Napoli. Il capoluogo campano conquista quindi la vetta casalinga ma non sbaraglia la concorrenza a livello internazionale. 

All’appello ci sono alcune città inaspettate che spesso non si associano alla gastronomia e ci sono altrettante mancanti all’appello. Ma com’è nata la classifica delle capitali culinarie? L’indagine si basa su interviste agli abitanti di diverse città, ai quali è stato chiesto di valutare la scena culinaria locale secondo diciotto criteri, tra cui qualità, convenienza, creatività e tradizione. Successivamente, ogni città è stata classificata seguendo queste valutazioni con l’aggiunta di un ulteriore punteggio assegnato da un panel di esperti gastronomici della testata.

Ai primi tre posti della classifica stilata dal magazine troviamo New Orleans, negli Stati Uniti, una città dalla ricca storia culinaria, frutto di influenze provenienti da tutto il mondo, dalla Francia alla Spagna fino al Vietnam. Tra i piatti imperdibili segnalati dalla guida ci sono i gamberetti alla creola, la jambalaya e i fagioli rossi con riso. Al secondo posto c’è Bangkok, capitale della Thailandia, che offre esperienze gastronomiche per tutti i gusti e budget, dai ristoranti stellati allo street food a pochi euro. Imperdibile, secondo la guida, una tappa da Hai Som Tam Convent per assaggiare la papaya verde con peperoncini, perfetta con riso e pollo alla griglia. Sul terzo gradino del podio troviamo Medellín, in Colombia, una sorpresa nella classifica grazie al suo mercato tradizionale La Placita de Flórez, dove è possibile gustare piatti rustici come la cazuela o la bandeja paisa.

Seguono, in ordine, Città del Capo, Madrid, Città del Messico, Lagos, Shanghai, Parigi, Giacarta, Marrakech, Lima, Riyad, Mumbai, Abu Dhabi, Il Cairo e Porto.

Nelle ultime tre posizioni troviamo Montreal, in Canada, che si prepara ad accogliere la Guida Michelin e vanta ristoranti già molto apprezzati, come Alma, considerato il miglior messicano fuori dai confini; Napoli, celebrata per la sua cucina autentica e la storica tradizione gastronomica, con un focus sulla Pignasecca: “Per assaggiare la vera cucina napoletana, dirigetevi al cuore culinario della città nel quartiere della Pignasecca dove troverete la Trattoria del Sole per i classici fatti in casa e Fiorenzano per il must-have di frittura. La pizza fritta è deliziosa ed eccezionalmente napoletana”; e infine San José, in Costa Rica, che si distingue per la sua rinascita culinaria, guidata dal recupero delle ricette della tradizione e della “nonna” e dall’uso sempre più diffuso degli ingredienti locali.

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