#burnawaycake. Un messaggio sulla torta viene letteralmente bruciato e ne rivela un altro: è questa l’immagine sempre più virale sui social (TikTok in primis) sul tema torte.
Un argomento che affascina le community da sempre: un tempo era la pasta di zucchero, poi è stata la volta delle torte “brutte” ugly, decorate con frasi sarcastiche, ora l’ultima tendenza è quella delle “burnaway cakes”. Torte bruciate che impazzano in rete, con tanto di tutorials su come realizzare l’effetto sorpresa al momento della candelina.
Questa tipologia di torta è perfetta per proposte di matrimonio, eventi o momenti sempre più spettacolari o semplicemente per stupire anche il festeggiato. La più famosa artefice è la canadese Namaya Navaratnarajah, con il profilo @cakesbynams che ha creato versioni di torte burn-away diventate virali. È il caso della torta Pokemon che ha fatto il giro del Mondo e raccolto oltre 100 milioni di visualizzazioni.
Un record sostenuto da un effetto spettacolare combinato alla facilità di realizzazione (o almeno così sembrerebbe). I tutorial in rete affermano che preparare una burnaway cake è piuttosto facile: la parte infiammabile non è altro che una ostia, più precisamente uno strato superficiale in carta wafer, quella che da decenni è usata in pasticceria per realizzare decorazioni edibili. Per non compromettere lo strato sottostante (realizzato in glassa di zucchero) basta separare la torta vera e propria dalla parte superficiale con un bello strato di glassa ed il gioco è fatto.
Stile, estro, amore per il vino e la scrittura. Sempre alla ricerca del bello, forte del suo master in marketing enogastronomico, shopaholic senza speranza, è lei che ci illumina la via delle tendenze in fatto di beverage.