Un nuovo luogo di incontro e contaminazione culturale apre a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, tra cocktail d’autore, sapori giapponesi e un’anima ludica nascosta.
A Pomigliano d’Arco, nell’hinterland napoletano, nasce OST Izakaya, un locale che reinventa il concetto di ospitalità, fondendo la tradizione italiana delle osterie con l’atmosfera informale e conviviale degli izakaya giapponesi.
«L’idea di OST – ci raccontano i fondatori del locale Andrea Allocca, Francesco D’Onofrio e Ciro Russo – nasce dal concetto di “oste” nel suo senso più tradizionale e centrico di “conduttore di osteria”, della locanda, che è anche luogo di ristoro, di svago, passaggio e scambio. Proprio su queste ultime due qualità sembra poggiare anche la traduzione del termine in inglese “host” (da cui è desunto OST, privato della lettera H), che nel suo secondo significato gergale moderno indica anche “chi o la cosa che ospita”».
Aperto dalle 18 fino alle 3 del mattino (mercoledì escluso), OST non è solo un luogo dove bere un drink o assaporare un boccone, ma uno spazio che celebra lo scambio culturale, la condivisione e il divertimento serale. Per questo motivo OST è un Izakaya: nella cultura giapponese si tratta di un tipo di locale tradizionale in cui ci si reca in compagnia, per svagarsi con bevande e pasti veloci consumati al banco nelle ore serali.
«OST è un locale notturno attuale, gestito con un rapporto “one to one” col cliente, dal tono confidenziale ed informale», continuano i soci. Ma l’apparenza semplice e conviviale cela un’esperienza decennale nel settore dell’intrattenimento e della ristorazione che con OST muta aspetto, traendo ispirazione dal Sol Levante e dalle sue tradizioni fondanti.
L’expertise si riflette non solo nell’approccio con i clienti ma anche nella cura della proposta. La drink list combina tecniche moderne e ingredienti orientali: tra i signature spicca un cocktail a base di whisky Tenjaku, osmosi di banana alla soia e olio di cocco, un mix audace e raffinato. La proposta food accompagna questa filosofia con piatti come il Katsu Sando, il celebre sandwich giapponese, e una selezione di sake e birre artigianali.
L’ispirazione giapponese non è pura imitazione: il locale evita le connotazioni stereotipate di Sushi Bar, Boba Bar o Japanese Restaurant, mirando invece a una clientela metropolitana e dinamica. «Siamo molto contenti di aver portato una nuova realtà in provincia, provando a fare qualcosa di diverso per creare più stimolo nelle persone che frequentano la notte», dichiarano i fondatori.
Ma OST non si ferma qui. Dietro una porta segreta, si accede a un mondo sotterraneo dedicato al gioco e al relax, con due carambole, un flipper e un arcade, che riportano gli ospiti a un’atmosfera retrò, perfetta per chi vuole prolungare la serata in modo spensierato.
Napoletana classe 2000, studentessa e aspirante giornalista. Adoro scoprire le culture attraverso il cibo e da buon appartenente alla Gen Z non posso fare a meno di fotografare ciò che mangio!