Siamo stati da Nero & Oro Restaurant, locale intimo e raffinato nel quartiere Chiaia, che ha ospitato la degustazione di Olio Jannìa, eccellenza del territorio della Sila ed espressione identitaria della Calabria.
A guidare la degustazione Francesca e Angelo Oliverio, fondatori e anime di Jannìa, che hanno condotto gli ospiti in un percorso piacevole non solo per le papille gustative ma anche ricco di contenuti ed emozioni. Sul banco pane caldo, rigorosamente fatto in casa dallo chef resident Mario Trasi e lui, il protagonista indiscusso della serata: l’Olio Jannìa, eccellenza proveniente da olivi secolari di cultivar Pennulara, espressione autentica della tradizione calabrese.

Francesca ci accompagna nel mondo Jannìa raccontandoci come è partita, pochissimi anni fa, l’avventura che oggi porta avanti con passione e sacrifici insieme al fratello Angelo: da Napoli alla Sila il passo è stato breve – eccezion fatta per i tanti chilometri sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria – ed oggi, quello che da bambini era solo un nome “Jannìa” scritto ad inchiostro sbiadito su un vecchio registro del nonno, è diventato il loro lavoro ed un posto del cuore.

Il frantoio si trova nel borgo di Carello immerso in una vallata, che degrada fino al fiume Neto, nel cuore della Sila, territorio geograficamente a metà strada tra il mar Ionio e il mar Tirreno. L’uliveto si trova tra i 500 e i 600 metri sul livello del mare ai piedi del monte Campo di Manna e del monte Gimmella; il terreno si estende per circa 7 ettari e si compone di circa 1000 alberi di ulivo.
Le condizioni geo climatiche del luogo sono ottimali e consentono agli alberi di crescere in modo confortevole e rigoglioso.

Angelo ci conduce nel mondo Jannìa raccontandoci le fasi di produzione dell’olio, una sorta di “vendemmia” che inizia con la raccolta delle olive nella prima metà di ottobre, natura permettendo. È un momento delicato in cui nulla è lasciato all’improvvisazione; le olive vengono raccolte e con la massima attenzione, protette dal sole, sistemate in piccole cassette tenute sempre all’ombra.
Si passa poi alla molitura attraverso un processo di estrazione a freddo entro quattro ore dopo la raccolta delle olive, così da preservarne tutte le proprietà organolettiche. Nasce così Jannìa, un olio dal colore intenso, dal gusto deciso e al naso penetrante: un olio da gustare con pane, come abbiamo fatto noi, ma anche da utilizzare a crudo su insalate, verdure, pesce ed altre pietanze.

Un olio buono, limpido, colore verde smeraldo, rappresenta un perfetto equilibrio tra amaro e piccante con sapore persistente al palato. Jannìa è giovane ma già ampiamente riconosciuto dalla critica: il Gambero Rosso nel 2021 lo ha consacrato come Migliore monocultivar Italiano, 4 gocce per la Guida Bibenda, 3 foglie per la Guida del Gambero ed altri importanti riconoscimenti a livello anche internazionale.

A fare da cornice alla degustazione di Jannìa, pensata ed organizzata da Claudia Ranieli, Nero & Oro Restaurant guidato dal giovanissimo ma sapiente chef Mario Trasi che, per l’occasione, oltre sfornare pane caldo e fragrante per esaltare al massimo le proprietà organolettiche dell’olio, ha preparato anche un piccolo percorso gastronomico con pan brioche con salmone e gel al limone, piccolo calzone ripieno abbinati ad un calice di vino di aziende campane e vitigni autoctoni.
Via del Parco Margherita, 45
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