Scritto da 09:30 Napoli

Zeppola di San Giuseppe, qual è la migliore?

Lo abbiamo chiesto a 7 intenditori napoletani Doc.

Fritta o al forno, tradizionale o innovativa, la zeppola di San Giuseppe a Napoli è rito. E ciascuno ha la sua pasticceria prediletta. Abbiamo chiesto a sette cultori della materia il loro indirizzo del cuore, la loro zeppola per antonomasia. Ed ecco le loro risposte.

Marianna Vitale, Chef Sud Ristorante stella Michelin

Alla nostra domanda, Marianna esordisce così: “Sono molto combattuta…la zeppola è una cosa seria!” perché lei è così, donna spontanea e verace. “Una zeppola davvero buona deve necessariamente avere una crema eccezionale perché è quello che dà il valore aggiunto. La mia preferita, quindi, è quella di Ètoile (con tre sedi in città) perché fa davvero una eccellente crema pasticcera, molto semplice e molto buona!”.

Tommaso Luongo, Presidente AIS Campania

Alla zeppola ci sono arrivato tardi. … poi con maggior consapevolezza l’ho scelta proprio per le sue caratteristiche “fuori scala”: per la sua dolcezza senza limiti, per quelle dimensioni over size che ti costringono quasi a sporcarti; per quella esplosione cromatica con il giallo acceso della crema pasticcera”. Tommaso ci spiega così il suo rapporto con la zeppola e lo fa da un taxi tra un corso e una degustazione di vino, e conclude “É inutile dire che non esistono alternative… la zeppola è fritta e in nessuna modalità light. Il mio posto del cuore? Leopoldo, sede storica a via Foria”.

Veronica Maya

Anche lei, la bellissima e simpatica conduttrice e volto noto della tv, del cinema e del teatro italiano, ci accoglie con un sorriso ed esordisce subito con “Ah che bella domanda, mi piace! Io adoro le zeppole e le adoro fritte. Qualche volta le ho fatte anche io in casa, soprattutto per i bambini ma se devo acquistarle non posso che andare dalla pasticceria Pepe a Sant’Egidio del Montalbino ad Angri…una zeppola di San Giuseppe che vale il viaggio. Buonissime!”

Domenico Candela

C’è una sola zeppola che porto nel cuore ed è quella che faceva, e fa ancora, mia mamma”. A parlare è il nostro amico chef (Due Stelle Michelin del George Restaurant di Napoli) che, con tanto cuore e un pizzico di nostalgia, vola indietro negli anni nella cucina di sua madre. “E’ un ricordo di memoria e felicità; la Festa del Papà è un momento di convivialità soprattutto al giorno d’oggi che il mondo va troppo veloce e non sempre si trova il tempo per stare con i propri cari. Quando sento il profumo di zeppola io ritorno con la mente li, in quella cucina dove la mia famiglia si riuniva per mangiare quei dolci fatti in casa, “imperfetti” ma che hanno lasciato in me un ricordo indelebile”.

Alessio Malinconico

Amo il mio quartiere, è qui che sono cresciuto”. Alessio esordisce così parlandoci, con trasporto, dell’Avvocata – tra Vomero, Arenella e Materdei – suo quartiere natio e sede dell’attività storica di famiglia di cui oggi è volto e anima, e continua “La mia zeppola del cuore è quella della pasticceria Flora ai Gesù e Maria. È buona e soprattutto nasce in un contesto familiare che da anni e anni porta avanti con tanta passione e lavoro la produzione di ricette della tradizione napoletana”.

Gimmo Cuomo

La zeppola di San Giuseppe? Mi piace tantissimo!” queste le parole di Gimmo Cuomo, storica e preziosa firma del Corriere del Mezzogiorno. “Al giorno d’oggi sono tanti i laboratori e le pasticcerie che sfornano zeppole ma quella che porto ancora nel cuore è quella, rigorosamente fritta, di Mario Scaturchio a Piazza San Domenico. “La devi mangiare a mò di panino”, così mi diceva Mario e io eseguivo prendendo due zeppole e facendole combaciare dal lato della crema. Una bomba di goduria. In ricordo dell’indimenticabile Mario, faccio ancora così con le zeppole che prepariamo in famiglia”.

Egidio Cerrone

Sono sincero, io le zeppole non le ho mai comprate”, a parlare è Puok, alias Egidio Cerrone, anima e corpo di Puok burger, l’hamburgeria orange più famosa di Napoli. Egidio ama la cucina in ogni sua forma e, oltre ad essere spesso in prima persona ai fornelli, è anche un appassionato cultore e assaggiatore delle cucine napoletane e non solo. Alla nostra domanda sulla sua zeppola del cuore risponde, con quel suo sorriso contagioso, “Le zeppole nella mia famiglia le ha sempre fatte e continua a farle mia mamma. Sono quelle realizzate con le patate, fritte e con lo zucchero sopra. Una tipologia alternativa ma che per me è “casa” ad ogni morso”.

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