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Dalla Francia il primo vino prodotto interamente da ChatGPT

vino intelligenza artificiale

L’idea è di due produttori francesi che hanno chiesto all’AI di produrre un vino biologico di alta qualità da zero.

L’intelligenza artificiale di ChatGPT è arrivata a produrre anche il primo vino. Si tratta della cuvée IGP Pays d’Oc “The End” di Anthony Aubert e Jean-Charles Mathieu, due giovani produttori della regione francese Languedoc. I due viticoltori hanno mostrato tramite un post su Instagram com’è avvenuta la “collaborazione” con il software, ovvero sottoponendo allo stesso delle indicazioni precise per riuscire a produrre un vino biologico di qualità.

I produttori hanno fornito a ChatGPT un prompt molto preciso:

“Vorrei che tu mi aiutassi a realizzare un vino bio d’eccezione della Languedoc, in collaboraizone con Aubert & Mathieu. Ho due vitigni a mia disposizione, il Syrah e Grenache Noir. Voglio i tuoi consigli per una vinificazione sul frutto e sulle proporzioni di assemblaggio dei due vitigni. Infine, mi dirai il nome per il vino e il prezzo di vendita consigliato. Per l’estetica della bottiglia ci consigli una bottiglia di Borgogna?”.

L’intelligenza artificiale ha quindi risposto alle richieste, fornendo indicazioni sull’assemblaggio e sul processo di vinificazione, consigliando una proporzione del 60% di Grenache Noir, per le note di frutti rossi e la rotondità all’assaggio, e il 40% di Syrah per i suoi aromi di frutti neri. In questo modo, secondo l’intelligenza artificiale il vino avrà un sapore fruttato equilibrato. Per ottenere invece un effetto più tannico e strutturato il software consiglia di invertire le proporzioni. Sul processo di vinificazione lo strumento è ancora più dettagliato: “Per una vinificazione sul frutto, è importante privilegiare una macerazione pre-fermentativa a freddo per estrarre il massimo degli aromi e dei sapori dall’uva. La fermentazione alcolica deve essere seguita da una macerazione post-fermentativa, per rafforzare il colore e la struttura tannica del vino”.

Per il nome del vino l’intelligenza artificiale consiglia di ispirarsi alle caratteristiche del vino, del luogo di provenienza o dei produttori, e suggerisce due nomi: “L’Esprit de L’Aude” e “La Syrah de Mathieu”. In questo ambito ChatGPT mostra i suoi limiti, con diciture abbastanza scontate. Il prezzo di vendita consigliato dal software oscilla tra i 50 e i 100 euro a bottiglia, mentre per l’estetica, l’AI si mostra “d’accordo” rispetto alla proposta dei produttori, ma consigliando loro di fare attenzione all’immagine del brand e all’etichetta. Su quest’ultima inoltre, il software non fornisce nessuna indicazione utile.

L’esperimento ha comunque dato vita a “The End”, un vino biologico limited edition (sono state prodotte 600 bottiglie) al prezzo di 29.90 euro a bottiglia.

“Il nostro obiettivo – spiegano i produttori su Instagram – è quello di sottolineare l’infinito potenziale dell’IA nel settore vinicolo, dimostrandone i limiti e le sfide sociali. Siamo convinti che la macchina non sostituirà mai l’uomo, ma può essere un vettore di creazione.

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