Cenare fuori casa la sera del 31 dicembre e non spendere un capitale si può. Abbiamo scovato cinque proposte a Napoli e dintorni, al di sotto dei 160 euro che coniugano qualità, creatività e tradizione. Ecco i migliori cenoni per celebrare l’arrivo del nuovo anno senza svuotare il portafoglio.
1. Joca di Gianluca D’Agostino, 160 euro
Il ristorante e tapas bar di Gianluca D’Agostino nel quartiere Chiaia a Napoli propone un menu a 160 euro (vini esclusi), sfizioso e originale senza allontanarsi troppo dalla tradizione. Ampio aperitivo con puntarelle con alici e fichi secchi, la ricciola marinata e frutta secca. A seguire due antipasti e due primi. Tra gli antipasti incuriosiscono le mazzancolle “pizza e minestra” e brodo di prosciutto; tra i primi i tagliolini al limone e ricci di mare. Baccalà fritto con insalata di rinforzo per secondo e per finire il dessert Nocciola e zucca. Immancabili le lenticchie con cotechino per un prospero anno nuovo.
2. Il Principe a Pompei, 150 euro
Lo chef Gian Marco Carli firma un menu a 150 euro (bevande escluse) che esalta i sapori partenopei con un tocco internazionale. L’aperitivo comincia con una serie di piccole proposte tra cui una reinterpretazione dell’avocado toast, ostrica gillardeau con mango e lime e lievitati croccanti. Tra gli antipasti spicca la tagliatella di calamaro con gel di zenzero, mentre tra i primi un grande classico realizzato con un formato di pasta differente: tubetti all’astice con lattica di bufala affumicata. Per secondo un baccalà confit, servito con gelato ai friarielli, fonduta di provola e ‘nduja. Selezione di dolci e naturalmente, lenticchie e cotechino.
3. Il Testardo-Locanda Atipica a Bacoli, 150 euro
In un’antica cisterna romana, Luca Esposito presenta un menu da 150 euro (bevande escluse) dai sapori tradizionali ma con il proprio tocco personale. L’aperitivo include una serie di piccole portate, tra cui un bon bon di pomodoro del piennolo e croquetas di totani e patate. Si comincia con il “gran crudo del Testardo”, signature dish del ristorante, con il baccalà un po’ orientaleggiante servito in tempura e accompagnato da pak choi e salsa di mandorle. Il primo è una pasta “ammiscata” con patate, crostacei e foglia di limone. Per il secondo, ci si affida al mare: pescato del giorno accompagnato da una minestra “zitellata”. Pre-dessert e dolci finali completano l’esperienza.
4. Brigida- Cucina Napoletana a Napoli, 80 euro
Tra piazza Municipio e piazza del Plebiscito a Napoli, Brigida Cucina Napoletana batte tutti con un cenone all’insegna della tradizione culinaria partenopea a soli 80 euro e con una selezione di bevande incluse. Il menu celebra il pescato fresco di giornata, si comincia con un amuse bouche di polpo arrostito su crema di patate e limone e prosegue con un’insalatina di mare alla catalana, il risotto ai gamberi rossi è invece la portata principale, a seguire trancio di ricciola scottato accompagnato da scarole. Si chiude con la “cassata sbagliata”, reinterpretazione di un classico e con un assaggio di panettone artigianale di Diego Vitagliano.
5. Confini Restaurant a Pozzuoli, 150
Per una notte di San Silvestro vista mare, il ristorante Confini offre un menu completo a 150 euro, bevande incluse. La serata si apre con il benvenuto dello chef, seguito da antipasti che mescolano tradizione e sapori internazionali, tra cui un ostrica scottata con gelée agrumata, tartufo di mare e perle di wasabi, gyoza di scarola e croquetas di cavolfiore. I primi includono un cannellone di pasta fresca ripieno di pesce spada e il classico spaghetto di Gragnano con pomodorini del piennolo e aragosta. Il secondo rende omaggio alla tradizione con baccalà cotto a bassa temperatura e insalata di rinforzo. Gran finale con dolci tipici e panettone artigianale e, dopo la mezzanotte, lenticchie e cotechino per tutti.
Napoletana nel cuore e cittadina del mondo per scelta, eterna sognatrice. Curiosa di tutto ciò che mi circonda, amo viaggiare, cucinare, ma soprattutto mangiare!
