Dal 22 febbraio a Chiaia.
Si chiama Joca e finalmente si svela. È il ristorante di Gianluca D’Agostino e lo stavamo aspettando da mesi. Un progetto a cui lavora da oltre due anni, <<una fantasia che coltivo da sempre>>, dice con la sua disarmante pacatezza Gianluca che è chef di lunga esperienza, tanto amato in città, già stella Michelin al Veritas.
Joca è nel cuore delle vie di Chiaia, a pochi passi da piazza dei Martiri e dai baretti della movida, ma defilato, quasi nascosto, in Vico dei Sospiri. Gli corrisponde nel carattere. Fuori un’insegna essenziale, lamiera e un guizzo di rosso. Dentro materiali caldi e colori che accolgono: tanto legno di frassino, ferro e pareti in malta cementizia, soffitto scuro, un lungo divano rosso e un bancone con sgabelli alti e sedute arancio. Il progetto architettonico porta la firma di Gnosis ed è un bel lavoro di squadra con gli interventi di Luigi Fabbrocini, artigiano arredatore, e dell’interior designer Veronica Abbate. C’è anche il guizzo di Mariagrazia Matteis, architetto e moglie di Gianluca, che ha voluto al soffitto un gioco di sottili cortine in alluminio colorate e dall’andamento mosso che creano effetti cromatici e diventano segno identitario.
Ma cosa sarà Joca? <<È un progetto versatile che nel tempo assumerà i connotati che ho in mente. È un ristorante a la cart e un tapas bar, al momento con 50 coperti, con proposte rigorose, ma gaudenti, inclusive, tra memoria e curiosità contemporanea>>.
Al lungo bancone di massello di frassino ci sono 15 sgabelli alti per un consumo veloce e disinvolto, drink e tapas, dal vino al bere miscelato. La sala sono altri 40 coperti circa, ma senza divisione, mise en place nuda. Da Joca tutto accade in un unico spazio, una scatola di 250 metri quadrati con grande cucina a vista e due vetrine su strada. Ai fornelli con Gianluca ci sarà il suo secondo storico Matteo Rodolico, tra sala e cucina saranno in dieci. E per i primi tempi ci sarà anche un volto conosciuto, Angelo Nudo amico di una vita che è stato complice e supporto in questi mesi.
Come recita un vecchio adagio napoletano “Pazzo chi joca e pazzo chi nun joca”. E D’Agostino ha voluto dare spazio all’azzardo, alla libertà di espressione, al mettersi in gioco. Joca è la realizzazione di un sogno, di una nuova convivialità. Senza schemi rigidi, viva, contemporanea.
È un giro di boa per chef D’Agostino che a 47 anni, per la prima volta, diventa imprenditore. Una scelta ponderata a lungo che arriva a coronare una vita passata tra i fornelli. Dopo gli esordi ad Avellino, Gianluca ha collezionato tante esperienze: il Don Alfonso 1890 della famiglia Iaccarino, la Locanda Locatelli di Londra e l’Alkimia e Coure di Barcellona. L’esperienza del Veritas a Napoli inizia nel 2010 e dura undici anni e in mezzo arriva la Stella Michelin (nel 2016). Nel 2021 Gianluca diventa papà e la decisione di cambiare rotta e dare spazio ai sogni prende corpo. Con Joca inizia la sua nuova avventura.
JOCA ristorante e tapas bar
Vico Sospiri 10B / 10C
Tel 081 3356376
aperto da mercoledì a domenica
tapas bar 18.30 – 23.00
ristorante 19.45 – 22.30
sabato e domenica anche a pranzo
Giornalista freelance dal 1998, per circa vent’anni ha scritto per le testate del gruppo Espresso La Repubblica e firmato articoli per i principali editori nazionali. Nel 2008 ha ideato Wine&TheCity, di cui è direttore creativo. Nel tempo libero continua a scrivere di viaggi, luoghi e storie singolari per Dove, Donna Moderna e altre testate.