Sostenibile, gustoso e cucinato per bene.
Sano, gustoso, pronto da mangiare. Ma soprattutto “cucinato per bene”. Si chiama “Nice To Meal – Cuciniamo per bene” il progetto di food delivery di Mirco Scognamiglio e Daniele Perillo, chef il primo e restaurant manager il secondo, entrambi con un’esperienza ventennale nella ristorazione, tra cucina e management.
<<Ci sono voluti due anni tra ideazione, progettazione e realizzazione>>, raccontano i due soci. <<Sin dall’inizio abbiamo ragionato su un obiettivo preciso: trasformare la pausa pranzo in un’esperienza di gusto senza eguali. Più consapevole, sana e naturalmente gustosa>>.
Nice to Meal è appena nato e si trova nella zona industriale e commerciale di Nola (Zona ASI Nola – Marigliano / Cis di Nola / Interporto di Nola) dove ogni giorno lavorano 40.000 operatori. Una scelta strategica per una mission chiara: offrire una pausa pranzo in modalità di asporto e delivery coniugando il gusto, l’aspetto nutrizionale e la proposta commerciale.
Nice to meal è un’altra idea di pausa pranzo. Mangiare al lavoro non significa dover trascurare la piacevolezza del palato e dello stare bene. <<Vogliamo nobilitare il lunch break>>, questa la sfida che si sono posti Scognamiglio e Perillo. Come? Portando negli uffici ricette preparate come a casa, con ingredienti di alta qualità, variando l’offerta, curando l’estetica del piatto e la sostenibilità economica.
Si può mangiare bene anche quando il tempo è limitato, questo il mantra. E mangiare bene significa piatti buoni, genuini e sostenibili. Nice to meal non è dunque l’ennesimo food delivery che risponde ad una domanda crescente di consumo fuori casa. Non è una mensa. C’è un sistema valoriale importante dietro questo progetto. <<Cuciniamo perbene non significa soltanto cibo saporito, ma anche una scelta di materie prime di prossimità, di fornitori che lavorano secondo principi etici e nel rispetto per l’Ambiente>>.
Il payoff che accompagna il progetto è soprattutto un manifesto di pensiero e un impegno preciso che va nella direzione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. E dell’innovazione. Perché non c’è sostenibilità senza innovazione. Tutto il packaging di Nice to meal è pensato per non lasciare impatto sul pianeta. Il progetto si avvale della consulenza creativa strategica della Dabliu srl di Napoli che ha puntato su colore e immediatezza del messaggio.
Ma veniamo alle proposte di cucina. Cosa prevede la carta di Nice to Meal? Un mix di creatività e tradizione con proposte come il “Panino al vapore con pancia di maiale, friarielli e teriyaki” che è già un best seller. Ci sono i confort food come i “Ravioli di pasta fresca fatti a mano al pomodoro e basilico, con ripieno di ricotta e spinaci” e le proposte vegetariane come le Polpette di bietole e funghi.
Tanti ortaggi e vegetali di stagione proposti come contorni o come zuppe e vellutate. Perché la sostenibilità è anche e soprattutto la stagionalità dei prodotti. Non mancano i dolci, in primis la celebre Cheesecake di Mirco, con confettura di mela e pera. I prezzi oscillano dai 4 euro per un contorno ai 7,50 di un secondo piatto di carne o di pesce.
Il laboratorio/dark kitchen, di circa 600 metri quadrati e dotato di tutti i comfort e le attrezzature necessarie, si trova presso il complesso Abaco ed è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 16.
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Giornalista freelance dal 1998, per circa vent’anni ha scritto per le testate del gruppo Espresso La Repubblica e firmato articoli per i principali editori nazionali. Nel 2008 ha ideato Wine&TheCity, di cui è direttore creativo. Nel tempo libero continua a scrivere di viaggi, luoghi e storie singolari per Dove, Donna Moderna e altre testate.