Ha fatto parlare di sé per ‘O Miracolo, il cornetto più costoso al mondo, omaggio al Santo Patrono di Napoli:
una sfoglia ischitana al cioccolato di Modica unita ad un impasto brioche al succo di lamponi selvatici, cuore di crema al latte di bufala e vaniglia del Madagascar, “ragù” di lamponi selvatici al pepe rosa e 5 gr di composta di albicocca Pellecchiella del Vesuvio, in superficie polvere di pura liquirizia calabra e a completare foglioline e scaglie d’oro puro 24 carati. Un capolavoro di gusto venduto a 20 euro a pezzo.
Rocco Cannavino, per tutti “Zio Rocco”, è il pastry chef che trasforma i piccoli lievitati in prodotti di pasticceria gourmet. Tanta passione, ricerca sulle materie prime e un ingrediente imprescindibile: la farina speciale Oro del Mulino Caputo studiata appositamente per i super-lievitati professionali come panettoni, pandori, colombe, babà. <<La selezione dei migliori grani proteici e la sua struttura ne fanno una farina eccellente perfetta per tempi lunghi di lievitazione>>, spiega Cannavino. I suoi lievitati, cornetti e brioche, sono frutto di grande studio e sperimentazione con un occhio attento al gusto ed un altro all’estetica. Nelle sue creazioni porta tutta la sua esperienza prima a Londra al ristorante Quaglino’s, dove come consulente è passato anche Gordon Ramsay, e poi a Parigi al Bristol Hotel sotto lo chef Lauren Jeannin.
Il cornetto ischitano è il suo pezzo forte con il suo doppio impasto, sfoglia e brioche, con fermentazione a massa di 8 ore a 4°C e una seconda lievitazione, ad impasti congiunti, di altre 12 ore a 21°C. Diciamo pure che il tempo è ingrediente importante per Cannavino. Nessuna scorciatoia, ma una maniacale ricerca della qualità. L’ischitano lo troviamo farcito con materie prime a km0 come l’albicocca “pellecchiella” del Vesuvio, le nocciole di Visciano, il pregiato latte Nobile di Agerola, il burro di bufala campana o prodotti d’eccellenza come il cioccolato di modica, la vaniglia del Madagascar o la liquirizia calabrese.
Classe 1984 e oltre 90 mila follower tra Instagram e Facebook, Zio Rocco ogni mese – nei Lab Store di Napoli (in vico Polveriera 27) e a Pomigliano d’Arco (via Roma 161), lancia un nuovo prodotto in limited edition. Andò a ruba la Pandorata, un impasto ibrido tra la semplicità e sofficità di una brioche pandoro e l’intensa consistenza e profumazione di un panettone. Non da meno il Santha Giorgia con impasto brioche con polpa di mirtilli selvatici, sfoglia ischitana girata a 36 strati, all’interno cremoso leggero alla cheese cake e frutti rossi selvatici semi canditi e in superfice tris di sottobosco. Un must il TiramiBÙ 42realizzato con un impasto brioche pandoro al caffè macinato, cremoso al tiramisù con mascarpone di bufala e senza uova: in superficie scaglie di cioccolato fondente salato e cacao amaro, al morso un cuore di Panzuppato al caffè alla nocciola.
Tutti pazzi e in fila anche a notte fonda per addentare un cornetto gourmet di Zio Rocco che già guarda lontano: “Zio Rocco the italian baker – coffee & more” è il progetto che sta portando avanti e che vedrà presto aperture in tutta Italia e all’estero.