Maicol Izzo, classe ‘93 è lo chef di Piazzetta Milú, il ristorante di famiglia a Castellammare di Stabia (Napoli). Ragazzo prodigio e tenace: nel 2020 è stato il più giovane chef campano a ottenere la Stella Michelin ed in questa ultima edizione della celebre “rossa”, le Stelle sono passate a Due. Ma non solo, la Michelin gli ha assegnato anche lo Young Chef Award, consacrandolo miglior giovane cuoco dell’anno. Il suo percorso? Decisamente importante: dallo stage al Noma di René Redzepi a Copenaghen alla cucina di Gennaro Esposito, poi al Dorchester di Londra con Alain Ducasse, allo StreetXo madrileno con David Muñoz, al Mirazur con Mauro Colagreco e nel gruppo ElBarri di Albert Adrià. Dopo insomma aver frequentato le brigate dei più importanti ristoranti d’Europa, nel 2019 Maicol torna a casa, al ristorante di papà Michele e mamma Lucia (da qui il nome Milù) per rivoluzionarlo insieme ai fratelli maggiori Valerio, impegnato in sala, ed Emanuele, sommelier.
Il tuo confort food
La cucina di MILÚ, intesa come la cucina di Michele e Lucia, i miei genitori. Una cucina eccezionale.
L’ingrediente che secondo te si imporrà nel 2024?
La creatività. Un ingrediente complesso e difficile da gestire, ma si imporrà sempre.
Il tuo piatto evergreen in carta
Papaccella sferica (ossia una sferificazione del peperone con tonno e capperi n.d.r.)
Cosa non mangiavi da piccolo
Non mangiavo le verdure e i legumi, che oggi invece adoro cucinare.
Cucine del mondo, quale?
Italiana prima di tutte. Ma sono innamorato della cucina Nikkei, quella orientale e quella sudamericana. Non resisto alla cucina spagnola e considero quella francese sempre irrinunciabile.
A cena con amici, cosa prepari?
Un buonissimo ed abbondante piatto di pasta secca. Poi magari qualcosa cotto alla brace, tecnica di cottura che adoro.
Il tuo indirizzo food preferito
Casa Milù, ma è solo per la famiglia 🙂
