Scritto da 12:00 Non solo vino

Un museo per il cappero di Pantelleria: in mostra la cultura contadina dell’isola

Inaugura il Museo del Cappero di Pantelleria.

Rocce nere, taglienti e roventi, puntellate da preziose gemme verdi. E’ così che si presenta l’isola di Pantelleria, incastonata nel Mediterraneo tra la Sicilia e la Tunisia, dove ancora oggi a distanza di secoli resiste e si tramanda la tradizionale coltivazione pantesca del cappero.

A questo piccolo gioiello gastronomico, punta di diamante della cultura contadina dell’isola che dal 1996 ha ottenuto il marchio IGP, è stato di recente dedicato un museo: Il Museo del Cappero di Pantelleria nasce su richiesta dello storico capperificio Bonomi e Giglio che, con il patrocinio delle istituzioni locali – Regione Sicilia, Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria, Comune di Pantelleria e Camera di Commercio di Trapani – ha deciso di dare vita ad un’esposizione permanente per turisti ed appassionati che desiderano scoprire e addentrarsi nella cultura agricola del posto.

<< Abbiamo lavorato per dar luce e raccontare una delle coltivazioni più antiche mai esistite>> afferma il fondatore Gabriele Lasagni << La narrazione del mondo contadino e delle varie fasi di produzione e lavorazione del Cappero avrà un grande valore etico-sociale, grazie ai materiali ritrovati, uniti ad immagini e video con percorsi emozionali >>e aggiunge << Metteremo il Museo del Cappero a disposizione della comunità pantesca e di tutti coloro i quali vorranno scoprire le tradizioni dell’Isola di Pantelleria.>>

Ad ospitare il museo è un vecchio dammusoin pietra di inizio Novecento dove, al suo interno, sono state allestiti tre diversi percorsi: una sala espositiva ed esperienziale dove i visitatori possono lasciarsi catturare dalle note profumate e intense dei capperi di Pantelleria e toccare i vari tipi di roccia dove nascono questi deliziosi frutti, ma anche osservare strumenti agricoli impiegati per la raccolta dei capperi e per la preparazione dei terreni. Una sala riservata all’esposizione fotografica euna sala audiovisiva dove un documentario di quindici minuti invita a scoprire l’intero ciclo di vita del cappero, dalla potatura invernale al confezionamento.

Un’iniziativa interessante che non funge solo da attrattore turistico ma che accende i riflettori su un’eccellenza del Made in Italy apprezzata nel mondo e sull’instancabile lavoro dei capperai locali che ancora oggi portano avanti con passione una tradizione secolare, puntando al raggiungimento di standard qualitativi sempre più alti.

Il Museo del Cappero è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 20:00 e il sabato dalle 9:00 alle 13:00. Ingresso gratuito.

www.museodelcappero.it

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