Si è appena concluso l’appuntamento più atteso dall’alta gastronomia italiana dell’autunno: la rivelazione dei nuovi ristoranti premiati dalla Guida Michelin. Un’edizione diversa dal solito a causa della situazione mondiale, digitale e con i protagonisti in collegamento streaming ma carica di emozioni come ogni anno. In tutto sono 371 i ristoranti stellati dell’edizione 2021, la 66esima, di cui 11 tristellati, 37 bistellati e 323 con una stella ma come ogni anno sono attesissimi i nomi degli chef che ricevono la Stella per la prima volta:
26 le novità per un totale di 323 ristoranti. Tra questi sedici sono under 35, quattro dei quali under 30.
Don Alfonso 1890 San Barbato Donato De Leonardis* Lavello (PZ)
Relais Blu Alberto Annarumma Massa Lubrense / Termini (NA)
Re Santi e Leoni Luigi Salomone- Nola (NA) new entry
Lorelei Ciro Sicignano– Sorrento (NA) new entry
Osteria del Povero Diavolo Giuseppe Gasperoni * -Torriana (RN)
Zia Antonio Ziantoni -Roma new entry
Essenza Simone Nardoni- Terracina (LT) new entry
Nove Giorgio Servetto – Alassio (SV) new entry
Impronta D’Acqua Ivan Maniago- Cavi di Lavagna (GE) new entry
Kitchen Andrea Casali*- Como
AALTO Takeshi Iwai – Milano
Borgo Sant’Anna Pasquale Laera Monforte d’Alba (CN) new entry
Piano 35 Christian Balzo – Torino
Casa Sgarra Felice Sgarra -Trani (BT) new entry
Poggio Rosso Juan Camilo Quintero- Castelnuovo Berardenga (SI) new entry
Gabbiano 3.0 Alessandro Rossi* -Marina di Grosseto (GR)
Franco Mare Alessandro Ferrarini -Marina di Pietrasanta (LU)
Sala dei Grappoli Domenico Francone Montalcino / Poggio alle Mura (SI)
Linfa Vincenzo Martella- San Gimignano (SI)
Peter Brunel Restaurant Gourmet Peter Brunel- Arco (TN)
Prezioso Egon Heiss -Merano (BZ)
Senso Alfio Ghezzi Mart Alfio Ghezzi – Rovereto (TN)
Vecchio Ristoro Filippo Oggioni- Aosta new entry
SanBrite Riccardo Gaspari- Cortina d’Ampezzo (BL) new entry
La Cru Giacomo Sacchetto- Romagnano (VR) new entry
Amistà Mattia Bianchi- San Pietro in Cariano (VR) new entry
Sono tre le novità tra i ristoranti premiati con le due stelle “che meritano una deviazione”, si tratta di D’O di Davide Oldani di San Pietro all’Olmo, Harry’s Piccolo di Trento e Santa Elisabetta di Firenze.
Novità di quest’anno è “La stella verde”che, spiegano dalla guida, “va agli chef che hanno saputo coniugare cose come la genuinità contadina con la creatività “La Guida Michelin vuole fare da cassa di risonanza e far conoscere al grande pubblico l’impegno degli chef che hanno fatto scelte sostenibili, perché siamo convinti che gli chef possano fare la differenza da questo punto di vista”.
le stelle verdi 2021 della Guida Michelin:
Mariangela Susigan, Ristorante Gardenia
Alfonso ed Ernesto Iaccarino, Ristorante Don Alfonso 1890
Massimo Bottura, Osteria Francescana
Caterina Ceraudo, Dattilo
Piergiorgio Siviero, Lazzaro 1915
Antonello Sardi, Virtuoso Gourmet
Pietro Leeman, Joia
Davide Oldani, D’O
Fabrizio Caponi, I’cioco osteria di Suvereto
Igor Macchia, Casa Format
Norbert Niederkofler, St Hubertus
Franco Malinverno, Caffè La Crepa
Roberto Tonola, Lanterna Verde