Al ROMEO hotel apre Il Ristorante che porta il nome del super chef e al decimo piano si aspetta la Terrazza Krug con una nuova piscina a sfioro.
Una ne pensa e cento ne fa, Alfredo Romeo. Solo lui poteva portare a Napoli Alain Ducasse, lo chef più stellato al mondo, leggenda vivente dell’alta cucina. Certo ci vogliono i soldi ma soprattutto coraggio e visione. E all’avvocato Romeo non mancano. Il 27 giugno è stato presentato Il Ristorante Alain Ducasse Napoli al nono piano del lussuoso albergo di via Colombo, via Marina per i napoletani.
Smantellato il Beluga Sky Bar, si è fatto spazio per una grande cucina a vista e per 48 coperti. Il fine dining dell’albergo di fatto scende dal decimo al nono piano e naturalmente cambia nome: non più il Comandante ma il Ristorante. Unico elemento di continuità tra il vecchio ristorante – guidato fino a qualche mese fa da Salvatore Bianco e prima ancora da Andrea Aprea – e il nuovo, è il mezzo busto in bronzo di Achille Lauro, l’armatore e “comandante” della Flotta Lauro che qui aveva la sua sede.
Mentre al decimo piano fervono i lavori di quello che sarà il roof top più lussuoso e internazionale di Napoli, firmato Krug, con tanto di piscina a sfioro panoramica, al nono piano ci si siede alla tavola di Monsieur Ducasse. Il super chef ha siglato un accordo con Alfredo Romeo e firmerà l’offerta gastronomica di tutti gli alberghi di Romeo Collection: dopo Napoli ci sarà Roma, in via Ripetta, un edificio del Seicento ridisegnato da Zahah Adid (apertura entro fine 2024), e l’anno prossimo Massa Lubrense, in penisola sorrentina.
Alla guida della cucina di Napoli e di una brigata di 15 ragazzi, tra i 18 e i 30 anni, c’è l’executive chef Alessandro Lucassino, classe 1991, maremmano di Follonica, da dodici anni in Francia. Arriva a Napoli, dove non era mai stato prima, con i suoi 33 anni di cui 12 trascorsi alla corte di Ducasse, conosciuto quando era ragazzo all’Andana.
<<Non vogliamo imporre con arroganza la cucina francese. Il nostro menù sarà una combinazione di tecnica francese e materie prime campane. Potremmo definirla una cucina franco-italo-mediterranea, che vuole esaltare gli straordinari ingredienti napoletani e della Campania, ma anche offrire un’esperienza unica, di eccellenza>>. In carta c’è la triglia di scoglio con le zucchine, c’è il fagiolo bianco di Controne, ma ci sono anche il granchio blu e il piccione. Lucassino pian piano sta conoscendo il grande patrimonio agro alimentare campano, << sto provando la papaccella e forse presto la vedrete in menu>>.
Non c’è la pasta in carta e questo lascia abbastanza straniti gli ospiti. Ma Ducasse ha già promesso: <<tra 100 giorni mangerete qui la pasta più buona che abbiate mai mangiato>>. Intanto ci si consola con un raviolo al foie gras e con uno spaghetto freddo mantecato con acqua di mare e caviale, servito come aperitivo. E a proposito di pizza, lo chef assicura: <<Non la farò mai, avete qui la pizza migliore del mondo>>.
Ma quanto costa l’esperienza Ducasse a Napoli? Il menu degustazione è proposto a 170 e a 190. A la carte i piatti hanno un costo che oscilla tra i 45 e i 100 euro, 25 euro i dolci. Tutto il menu è consultabile QUI
ROMEO hotel
Via Cristoforo Colombo 45, Napoli
Giornalista freelance dal 1998, per circa vent’anni ha scritto per le testate del gruppo Espresso La Repubblica e firmato articoli per i principali editori nazionali. Nel 2008 ha ideato Wine&TheCity, di cui è direttore creativo. Nel tempo libero continua a scrivere di viaggi, luoghi e storie singolari per Dove, Donna Moderna e altre testate.