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Arte in cantina con Tenuta Benotto delle Tezze

Nel trevigiano torna Officina Malanotte.

Arte contemporanea e vino disegnano nuovi percorsi nel trevigiano. A Tezze di Piave, la Tenuta Benotto delle Tezze porta avanti un progetto di residenza artistica da tre anni. Si chiama Officina Malanotte e nasce nel 2022 per coniugare le logiche del territorio, la cultura del vino, la storia con le capacità di sperimentazione e contaminazione proprie del linguaggio artistico contemporaneo. Il nome del progetto fonde insieme l’idea della fucina, dell’operosità, con il toponimo di Borgo Malanotte, nucleo antico di Tezze di Piave che dà origine anche al Malanotte del Piave Docg, vino di punta dell’azienda e tra i vini rossi più iconici del Veneto.

Dal 20 maggio al 7 giugno, Officina Malanotte ha portato nel cuore della campagna trevigiana, negli spazi della tenuta e della cantina, gli artisti Paolo Pretolani, Fabrizio Prevedello, Eleonora Rinaldi e Giorgia Severi, diversi per formazione, mezzi artistici e modus operandi. Per tre settimane si sono lasciati ispirare dai luoghi, dall’elemento naturale, ma anche dalla storia di questa tenuta che la famiglia Bonotto porta avanti da oltre sei secoli. Ne è nata una mostra originale, a cura di Daniele Capra, sparsa tra diversi spazi della tenuta, che sarà visitabile fino al 7 luglio.

Il percorso espositivo tocca diversi luoghi di lavoro dell’azienda, le opere sono sparse e disegnano una mappa singolare interagendo con gli spazi. Giorgia Severi presenta un frottage sulla scala della cantina, realizzato su un vecchio lenzuolo (foto di copertina) della famiglia Bonotto tinto con i residui dei lavaggi dalle cisterne del vino rosso, quindi totalmente sostenibile. Nella sala di connessione tre la cantina vecchia e quella moderna, invece, troviamo un altro suo lavoro di frottage realizzato con la superficie di una monumentale quercia che per oltre 250 anni ha vegliato sulle attività della cantina.

I dipinti di Paolo Pretolani ed Eleonora Rinaldi occupano gli spazi dell’ex stalla e del vecchio negozio del materassaio, elementi di connessione tra la corte interna e la strada principale del paese, dove gli artisti hanno lavorato nel corso della residenza. Quelle di Fabrizio Prevedello sono invece sculture “mobili” fatte di materiali architettonici come ferro e cemento e materiali propri della scultura quali gesso e marmo.

La mostra è anche e soprattutto occasione per conoscere meglio i vini Benotto Delle Tezze e la storia di una famiglia la cui attività è documentata sin dall’inizio del Quattrocento nel paese di Tezze di Piave. Radicati in questo territorio da venti e più generazioni i Bonotto sono l’espressione di 600 anni di viticoltura in un equilibrio costante tra innovazione e tradizione. Dal vigneto alla bottiglia, ogni aspetto della lavorazione è seguito direttamente con quel saper fare della bottega artigianale che conferisce anima ed emozione. Vini bianchi e rossi, fermi e spumanti, giovani e affinati, pronti all’incontro con amici e clienti, come piccoli tasselli chiamati a fortificare quel valore di radice storica e quella forza del senso di appartenenza.

Oltre al Malanotte del Piave DOCG e al Potestà Raboso del Piave DOC, rossi da invecchiamento di grande impatto, ci sono i vini a bacca bianca, provenienti dalle vigne in collina o dalla campagna nella pianura del Piave, come il Col Real Conegliano-Valdobbiadene Rive di Collalbrigo-Costa DOCG e il Novalis Manzoni Bianco.

Via Duca D’Aosta, 36, Vazzola TV
Tel. 0438 488323 – bonottodelletezze.it

Foto fonte Nico Covre

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